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Centenario Legnano Pomini Long Rolling Mills

Una storia che affonda le sue radici alla fine dell’800 e che si è sviluppata attraversando due secoli e generazioni di imprenditori. La POMINI Long Rolling Mills trae origini dalla grande Pomini fondata a Castellanza nel 1886 dall’ingegnere Luigi Pomini.

Partì progettando e producendo riduttori di velocità e successivamente laminatoi per acciaio, nel settore prodotti lunghi. Oltre a questo, la Pomini produceva macchine per l’industria della gomma plastica e rettifiche per laminatoi.

Le origini e i passaggi di proprietà

Nel suo massimo splendore l’azienda arrivò ad avere oltre 1500 dipendenti. Poi la crisi del settore siderurgico e varie vicende famigliari portarono l’ultimo Pomini presente in azienda, il dottor Carlo Pomini, a cedere l’azienda alla Techint della famiglia Rocca a fine anni ’80. Da qui si susseguirono cessioni e passaggi di mano, fino all’acquisizione nel 2005 da parte della tedesca Siemens e poi l’ingresso della Mitsubishi. In seguito ad un piano di riorganizzazione i giapponesi decisero di dismettere alcuni settori, tra cui quello dei prodotti lunghi. Quindi la parte italiana di questa grande azienda venne ceduta prima un fondo di private equity e successivamente ad un gruppo indiano, la PPRM della famiglia Khanna, un gruppo che conta 1500 dipendenti e lavora nel settore siderurgia.

Il nuovo corso

«Ed ecco che nasce la nuova Pomini, denominata POMINI Long Rolling Mills, dalla quale siamo ri-partiti – racconta l’amministratore delegato Ernesto Bottone -. Oggi siamo rientrati con grande forza sul mercato dei prodotti lunghi in acciaio con il nostro marchio storico. POMINI Long Rolling Mills identifica il settore nel quale operiamo con successo a livello mondiale. Contiamo ad oggi oltre 500 impianti installati in tutto il mondo».

«Abbiamo consegnato un impianto particolarmente importante perché è un impianto dedicato alla produzione delle rotaie per l’alta velocità, che ha una fase di sviluppo esponenziale non solo in Italia, ma a livello mondiale – spiega Bottone -. L’impianto che abbiamo interamente costruito e progettato si trova in Kazakistan e produce con successo rotaie di 120 metri di lunghezza in continuo: da un punto di vista tecnologico è un grande successo. I nostri macchinari hanno un’alta specializzazione sia per quanto riguarda la componentistica digitale, sia per quanto ri- guarda la parte meccanica. Partiamo dal tondino da cemento armato che si vede nel- le costruzioni civili fino alle rotaie per l’alta velocità o le barre per costruire componentistica automobilistica, gli alberi dei motori delle auto, ma anche industria navale e aeronautica. Oltre all’acciaio utilizziamo leghe speciali, titanio e altri materiali nobili».

Le radici storiche e il legame col territorio

La POMINI Long Rolling Mills sta vivendo una stagione di crescita e sviluppo parten- do dal territorio nel quale è nata la grande Pomini nel 1886: «La Pomini storicamente ha sempre avuto la produzione in casa, ave- va cioè le officine di proprietà. A Castellanza c’è ancora l’officina storica dove fu fondata, quelle vicino alla ferrovia invece non esisto- no più. Quando è subentrata la nuova proprietà, non avendo più un polo di produzio- ne nostro, abbiamo optato sul rapporto con partner esclusivi con i quali collaboriamo sul territorio, costruttori di macchine di prima- ria importanza anche a livello internazionale. In più abbiamo un centro di assemblaggio nostro, dove il know how creato negli anni prende forma. Assembliamo la macchi- na per intero nel centro di assemblaggio e quando esce è pronta per essere installata nei grandi impianti in tutto il mondo».

POMINI Long Rolling Mills ha anche una sede istituzionale nel cuore di Legnano, uffici moderni e tecnologicamente avanzati dove si studiano i flussi di mercato, si prendono le decisioni e si orientano le scelte dell’azienda: «Siamo sensibili al territorio, sia io che i miei collaboratori – spiega Bottone -. Vuol dire che vogliamo partecipare allo sviluppo del territorio, avere rapporti importanti con le scuole affinché si possano trasferire la nostra esperienza e le nostre conoscenze ai ragazzi che studiano negli istituti tecnici piuttosto che nei licei. Anche con le università, Politecnico di Milano e LIUC, abbiamo rapporti per sviluppare le risorse umane e avvicinare gli stu- denti di ogni ordine e grado al nostro settore di attività, perché possano apprezzare quello che noi facciamo, che magari per ignoranza è visto come un settore ingiustamente “pesante” o addirittura “sporco”. Mi è capitato di parlare con dei genitori che mi hanno detto: “ma la siderurgia è sporca”. Non è vero, la siderurgia era sporca 100 anni fa, adesso la siderurgia fa parte del mondo dell’impiantistica moderna, non è più sporca. Oggi è assolutamente tutto automatizzato, gli impianti sono ad alto contenuto di automazione digitale, è cambiato tutto rispetto al passato. Sviluppo del territorio per noi vuol dire anche essere presenti e partecipare attiva- mente ad eventi e iniziative in città».

L’attenzione all’ambiente e al risparmio energetico

Un altro aspetto importante per la POMINI Long Rolling Mills è quello ambientale: «Siamo impegnati in pratiche di riduzione di impatto ambientale, aumentando la nostra efficienza. Si fa un gran parlare di green, di riduzione e di risparmio energetico, spesso lo si fa a parole, noi cerchiamo di trasformare le parole in fatti concreti – dichiara Bottone -. I nostri impianti sono progettati con un focus sul risparmio energetico, funzionano prevalentemente con l’energia elettrica oltre che con il gas, su questi due filoni abbiamo sviluppato delle nuove soluzioni e delle nuo- ve tecnologie che consentono un risparmio energetico importante. Per quanto riguarda la parte impiantistica, con l’avvento del digitale e quindi con l’installazione di nuovi sensori sulle nostre macchine abbiamo dei dati di ritorno che ci consentono di monitorare il funzionamento dell’impianto in diretta e quindi agiamo sull’ottimizzazione dei consumi 24 ore su 24. Abbiamo una disponibilità di informazioni che ci consente di agire nell’ottica del risparmio energetico. Anche prima del Covid abbiamo sviluppato modalità di lavoro da remoto che consentono di evitare trasferimenti e conseguente inquinamento. È tutto connesso, chi lavora da casa e dall’ufficio, il centro di assemblaggio, le officine in India, le officine presso i nostri partner, il cuore dell’azienda e la componente ingegneristica e tecnologica si parlano e sono collegati in tempo reale. I nostri dipendenti possono scegliere due giorni a settimana il lavoro da remoto, in piena libertà e gestendo i tempi di lavoro in coordinamento con i loro responsabili. Pertanto due giorni alla settimana non c’è il trasporto, non c’è il movimento dei dipendenti, non c’è inquinamento, tutto moltiplicato per 120 persone in totale, colleghi che vengono a Legnano da Milano, o da territori distanti anche 30 chilometri».

«Con questo sistema – prosegue Bottone – riusciamo ad avere un impatto ambientale ridotto, mantenendo alta l’efficienza e il rendimento di ognuno».

Il futuro e il valore dell’innovazione

Un’azienda con una storia di 138 anni come guarda al futuro? «Ci proiettiamo nel futuro ogni giorno, anzi dobbiamo proiettarci nel futuro e siamo continuamente proiettati nel futuro.

«Noi viviamo di tecnologia, pensiamo a soluzioni tecnologiche innovative volte alla produzione verde, produzione pulita che speriamo di immettere nel mercato al più presto. Questo ci consente di guardare al futuro con ottimismo. Ovviamente in questo momento le situazioni geopolitiche a livello mondiale non sono molto incoraggianti. C’è un clima di incertezza importante, ma abbiamo imparato a reagire. La nostra azienda – conclude l’imprenditore – ha oltre un secolo di storia, abbiamo imparato che nel nostro settore tante sono le discese quante sono le salite. Probabilmente in questo momento siamo in salita, arriverà la discesa sicuramente per l’industria siderurgica e per l’industria di base di tutti i Paesi del mondo. Quindi continuiamo con determinazione a guardare al futuro con ottimismo che vuol dire, inventa- re e innovare continuamente perché l’innovazione non appena realizzata il giorno dopo è già passata e già copiata, quindi serve uno sviluppo continuo e costante».

Contatti:

+39 0331 741211 info@pominirollingmills.com

Redazione
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Pubblicato il 24 Ottobre 2024
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