Quando Andrea Paternostro muove i primi passi di quella che diventerà una storia d’amore lunga più di cinque decadi con la gioielleria e l’orologeria, ha solo 15 anni. Allora, forse, nemmeno lui immaginava che, 52 anni dopo, la sua attività sarebbe stata tra le 100 gioiellerie migliori di Italia per Gentleman Top World Treasures, premiata con due diamanti in una “classifica” che è a tutti gli effetti la Guida Michelin delle gioiellerie italiane.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, e quel giovane apprendista orafo ha fatto altrettanta strada. Tanto che per Legnano la boutique che giorno dopo giorno re-inventa insieme alla moglie Emilia è molto più di una vetrina: è un vero e proprio sinonimo di qualità.

Dagli inizi da apprendista orafo alla boutique in centro a Legnano

Agli albori dell’amore per una professione che negli anni per la famiglia Paternostro è diventata una scelta di vita c’è la “raccomandazione” di un parroco, che nel 1963 segnalò Andrea Paternostro per un posto da apprendista orafo in un prestigioso laboratorio di Milano, dove si è accesa una scintilla che non si è più spenta.

«Dopo la prima settimana di lavoro, viste la paga e le difficoltà di trasporto, i miei colleghi apprendisti rinunciarono – racconta Andrea Paternostro -, anche perché erano gli anni in cui aziende come l’Alfa Romeo cercavano manovalanza e pagavano molto meglio di quanto venivamo pagati noi, che non guadagnavamo abbastanza nemmeno per prendere il treno. La passione, però, è stata più forte di me, tanto che il mio datore di lavoro mi trovava fuori dal laboratorio già mezz’ora prima dell’orario in cui avrei dovuto iniziare».

Poi nel 1972 la decisione di fare il “grande passo” e di dare vita ad una propria attività, inizialmente aperta in una cantina di periferia di proprietà dei genitori a Pogliano Milanese, prima di “approdare” a Parabiago, a Rho, e infine a Legnano, dal 1996 al 2005 in via Giolitti e poi tra piazza San Magno e corso Garibaldi. Dove, peraltro, dal 2020 Paternostro 1972 ha raddoppiato le sue vetrine dividendo l’orologeria, nella mani di Andrea Paternostro, dalla gioielleria, oggi gestita dalla moglie Emilia: «Prima lavoravamo fianco a fianco – sorridono i coniugi Paternostro -, ora siamo separati in casa».

Un mestiere che cambia ogni giorno

Con oltre 50 anni di “carriera” alle spalle, Andrea ed Emilia Paternostro hanno visto cambiare il mestiere giorno dopo giorno: «La nostra è una professione che cambia continuamente – spiegano -: da quando abbiamo iniziato ad oggi è cambiato il mondo e soprattutto sono cambiati i clienti che sono molto più informati di un tempo. Molti piccoli artigiani e fabbriche orafe hanno chiuso i battenti. Siamo nati come oreficeria, ma per distinguerci abbiamo deciso di puntare sui grandi marchi, per molti dei quali ancora oggi siamo tra i pochissimi concessionari in Italia: per noi che amiamo questo lavoro è una soddisfazione incredibile».

«Il nostro segreto – aggiungono Andrea ed Emilia Paternostro – è l’amore per quello che facciamo e per il bello. E i nostri collaboratori sono fondamentali: noi abbiamo le idee, ma senza di loro non potremmo andare avanti. Sia l’orologeria che la gioielleria, poi, hanno laboratori di assistenza per il post vendita perché per noi l’assistenza al cliente è fondamentale. Ogni giorno è una sfida e puntiamo a migliorare sempre».

Un legame che va oltre le vetrine

La famiglia Paternostro a Legnano non dedica però “solo” la vita professionale. Che il legame vada oltre orologi e gioielli, del resto, lo hanno raccontato le stesse vetrine di corso Garibaldi, che nei giorni in cui la città ha celebrato l’architetto della moda Gianfranco Ferrè hanno ospitato una sezione della mostra.

E lo raccontano giorno dopo giorno il sostegno allo sport – che spazia dalla U.S. Legnanese ai Runners Legnano, passando per Legnano Basket, Rubgy Parabiago e U.S. Biringhello -, al Palio, ai più giovani con le borse di studio promosse dalla Fondazione Famiglia Legnanese, al FAI, al Rotary di cui Andrea Paternostro fa parte da oltre 30 anni.

«È un dovere da parte nostra contribuire al benessere generale di Legnano e dei paesi limitrofi, che ci stanno dando tantissimo – spiegano Andrea ed Emilia Paternostro -: oltre che doveroso, è piacevole ed è un onore restituire qualcosa di quello che abbiamo avuto per aiutare soprattutto i più giovani».