Monaci Costruzioni, impresa che hacambiato il volto di Legnano senza snaturarla
L'impresa di costruzioni ha attraversato le varie fasi dell'edilizia in città contribuendo in maniera significativa alla trasformazione della città, accompagnandone le esigenze abitative e rimanendo al passo coi tempi
Passo dopo passo, mattone dopo mattone, la Monaci Costruzioni si è trasformata da piccola impresa che faceva parte della filiera dell’edilizia fino a diventarne il vertice. Con i suoi 66 anni di storia ha contribuito a trasformare il contesto urbano di Legnano, lasciando un segno in città.
Dal geometra Giuseppe, al figlio Italo e ai nipoti Andrea e Chiara l’azienda legnanese, arrivata alla terza generazione, rappresenta la passione e la resilienza tipica dell’imprenditoria cittadina grazie alla crescita delle competenze come motore dello sviluppo.
Gli inizi e l’espansione con Italo Monaci
L’impresa fu fondata nel 1958 dal geometra Giuseppe Monaci, che inizialmente lavorava per conto terzi. Fu con l’ingresso del figlio Italo, fresco di diploma da geometra, che l’azienda andò incontro alla sua prima grande evoluzione. «Nostro padre – raccontano Chiara e Andrea – diede una spinta propulsiva all’impresa creando le immobiliari di famiglia che portano i nostri nomi, Chiaretta e Andrea, con le quali incominciò a costruire in proprio villette a schiera e palazzine».
Dalla fine degli anni ‘70, con il boom edilizio, l’impresa, ormai consolidata, contribuì alla riqualificazione di ampie aree di Legnano. Tra gli interventi più significativi di quegli anni rientra sicuramente il rinnovo della cintura attorno alla piazza di Legnarello attraverso l’acquisizione e la successiva trasformazione di vecchi cortili in moderne palazzine. Un intervento che rispondeva alle nuove esigenze abitative di una città in crescita.
La terza generazione: gestione interna dell’intera filiera edilizia
Con l’ingresso di Chiara ed Andrea dalla metà degli anni ’90, l’impresa ha intrapreso un’ulteriore trasformazione. Laureati in architettura, i due fratelli hanno portato nuove competenze che hanno permesso di integrare l’intera filiera dell’edilizia all’interno dell’azienda. «Abbiamo fatto un altro passo rispetto a quelli che mio padre aveva già mosso, iniziando a realizzare “in casa” i progetti – aggiungono -. In questo modo abbiamo un controllo diretto della filiera su ogni fase della costruzione, dall’acquisto del terreno allo sviluppo progettuale, passando per la gestione dei permessi, fino alla realizzazione e alla vendita finale, garantendo così continuità e qualità del prodotto finale. La filiera di Monaci Costruzioni Srl è anche e soprattutto la capacità di creare empatia e storicità con i dipendenti e con collaboratori e fornitori selezionati, che ci seguono da anni e che vengono a loro volta seguiti passo per passo in cantiere».
I cambiamenti urbanistici e il modo di costruire a Legnano
Le nuove competenze e professionalità introdotte nell’impresa hanno permesso di seguire i cambiamenti sociali e urbanistici in corso, introducendo nuove tecniche costruttive: «Il mondo dell’edilizia dagli anni ‘60 è totalmente cambiato, oggi risponde a logiche completamente diverse – commentano i fratelli Monaci -. Allora si facevano interventi più grandi che impattavano visivamente sulla città. Oggi il 70% del lavoro riguarda l’edilizia esistente, gli interventi sono ridimensionati rispetto al passato e in scala per una città come Legnano. In peggio è sicuramente cambiata la burocrazia, e, di conseguenza, i tempi per avere tutte le autorizzazioni necessarie».
L’impresa ha anche affrontato e superato le grandi crisi dell’edilizia. La più pesante fu quella che iniziò nel 2010: «L’abbiamo sofferta anche noi – spiegano – è stato un periodo duro ma ne siamo usciti proprio perché siamo stati diligenti e prudenti nel decennio precedente. Non abbiamo mai fatto il passo più lungo della gamba. Il periodo post Covid è stato più che altro complesso dal punto di vista economico per via del forte incremento dei costi delle materie prime».
Contributo e progetti emblematici
Monaci Costruzioni, insieme ad altre imprese edili, ha contribuito alla trasformazione della città, lasciando la propria impronta ben visibile in alcune zone. Tra le costruzioni più significative c’è la Residenza l’Arco di Corso Sempione. Il complesso è stato realizzato insieme a Cozzi Costruzioni e completato nel 2002. Si tratta di un intervento particolare, che consiste in due palazzine inserite in un parco centenario che ha permesso di preservare anche un antico arco del 1500 vincolato dalla Soprintendenza di Milano.
Nel nucleo storico di Legnano l’impresa ha “firmato” anche un’operazione di riqualificazione che comprende vicolo Sant’Ambrogio e in particolare la corte lombarda in via Buozzi: «In questo caso – sottolineano – siamo riusciti a conservare il fascino e l’antico sapore delle abitazioni a corte tipiche della nostra storia».
Da evidenziare poi la trasformazione dell’ex palazzina SIP in via Guglielmo Marconi, oggi divenuta un complesso residenziale: «Abbiamo mantenuto la memoria di quello che c’era in origine riqualificando una zona centrale che rischiava di decadere», spiegano Andrea e Chiara.
Nell’anno del centenario della città di Legnano è inoltre in corso l’opera di recupero Villa Dell’Acqua-Lazzati-Bombelli, uno storico edificio liberty del 1902 situato in via Lampugnani che era dimora dei proprietari del Cotonificio Dell’Acqua: «Si tratta di una delle ville storiche più importanti e prestigiose di Legnano, che restituiremo alla sua bellezza originaria – aggiungono -. Un intervento che resterà fedele all’originale, sotto la supervisione della Soprintendenza».
La sostenibilità
I cambiamenti non hanno riguardato solo le costruzioni, ma anche le tecnologie e i materiali utilizzati. Oggi, l’attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica guida la progettazione degli edifici: «Grazie alle direttive europee è cambiato completamente il modo di costruire le case – sottolineano -, con maggiori isolamenti e uso di fonti rinnovabili, dal fotovoltaico al solare termico, che stanno sostituendo sempre di più le fonti fossili. Noi abbiamo seguito questo trend, sia perché lo riteniamo giusto e doveroso, sia perché lo richiede il mercato».
L’impegno per la comunità e il futuro dell’edilizia a Legnano
L’impresa ha coltivato anche un forte legame con il tessuto sociale cittadino: «Legnano ci ha dato tanto in questi 66 anni di attività, anche a livello economico, e sentiamo il dovere come famiglia di restituire qualcosa al territorio partecipando a diverse iniziative della città e delle sue associazioni sociali e sportive per favorire soprattutto la crescita dei giovani. Dalle borse di studio con la Fondazione Famiglia Legnanese alle mostre culturali, passando per il restauro della basilica di San Magno, abbiamo cercato di dare il nostro contributo».
Guardando al futuro, per i titolari dell’Impresa Monaci sarà fondamentale mantenere anche nel tessuto edilizio di Legnano la radice di identità sociale, culturale ed economica della città. «Sicuramente i piani di governo del territorio che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni hanno cercato di mantenere questa identità – concludono i fratelli Monaci -. Riteniamo altrettanto importante in ottica futura che vengano garantiti servizi adeguati per rendere sempre più attrattiva la città soprattutto per i giovani, affinchè possano viverla quotidianamente e non ridurla ad un dormitorio alla periferia di Milano».
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