I bambini “colorano” la zona scolastica delle Carducci a Legnano: “Un nuovo spazio di incontro”
Sabato 12 ottobre i giovanissimi studenti delle Carducci - e non solo - hanno "dipinto" la zona scolastica insieme alla cooperativa sociale Stripes e a Spazio Ars
Sull’asfalto sono comparse prima le domande, poi le manine, le zampette e tanti colori. Quei colori che hanno “pennellato” i bambini, tanti giovanissimi studenti delle scuole Carducci di Legnano ma non solo, per “riappropriarsi” di piazza Vittorio Veneto, chiamata a diventare un luogo di incontro dopo essere stata, di fatto, un’arteria stradale di passaggio fino a qualche mese fa.
L’area nei primi mesi dell’anno – non senza polemiche – è stata oggetto di un cantiere “figlio” del progetto “L’Alto Milanese va in mobilità sostenibile”, finalizzato alla creazione di una specifica zona urbana dove, come previsto dal codice della strada, garantire una particolare attenzione ai pedoni e all’ambiente. I lavori hanno portato al rialzo e alla chiusura del passaggio per auto e mezzi a motore tra la piazza e via XX Settembre, alla realizzazione di una zona 30, al rialzo dell’attraversamento pedonale di fronte alla scuola e al rinnovo dell’arredo urbano.
Al cantiere vero e proprio hanno fatto seguito una serie di laboratori tenuti nelle prime settimane di scuola con i bambini delle classi terze, quarte e quinte della scuola Carducci: da lì è nato l’intervento di urbanismo tattico di sabato 12 ottobre, che ha permesso ai più piccoli, davanti alle insegnanti e alla vicepreside, di “dipingere” l’area insieme alla cooperativa sociale Stripes e a Spazio Ars, le due realtà che hanno «raccolto la sfida dell’amministrazione comunale per un intervento di rigenerazione urbana da far partire dal basso – come ha spiegato Michela Brugali della cooperativa Stripes -, frutto di un percorso partito dall’idea di un asfalto in grado di raccontarsi e di raccontare quello che accade mentre noi viviamo la nostra vita».
«Questo momento è molto importante per l’amministrazione perché rappresenta la fine di un percorso e l’inizio di un altro – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Radice mentre i giovanissimi studenti iniziavano a mettersi all’opera, affiancato dall’assessore alla Comunità inclusiva Ilaria Maffei e dall’assessore alla Città bella e funzionale Marco Bianchi -: un percorso che stiamo facendo in tante parti della città per ridare spazi alla mobilità attiva. La nostra idea è quella di dare degli spazi di città affinché tutte le persone – bambini, anziani, disabili, chi va a piedi, chi va in bicicletta – si possano muovere. L’altra idea di fondo è quella di creare una città che abbia sempre più spazi dove potersi incontrare, dove poter stare insieme: noi oggi siamo in piazza Vittorio Veneto, ma questa finora era una corsia, non una piazza. Vogliamo che questo diventi un posto dove si possa stare bene».
L’intervento in piazza Vittorio Veneto va peraltro di pari passo con un altro progetto che l’amministrazione spera di poter mettere in cantiere a breve: l’attivazione di una linea di piedibus anche per le scuole Carducci, dopo quelle delle Rodari e delle Don Milani e quella di prossima partenza alle Mazzini. Un’iniziativa che Palazzo Malinverni spera di poter riportare ai livelli pre Covid, partendo magari dalle Olimpiedibus della prossima settimana che proveranno in forma di gioco ad «incentivare i bambini ad andare a cuola a piedi e i genitori a lasciare loro autonomia e a dare fiducia alla comunità».
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