Al raduno di Pontida tenutosi, domenica 6 ottobre, è andata in scena una Lega «più nera che verde. Preoccupante veder sempre più spazio a quella che è per me una destra malata».  Così il legnanese Primo Minelli presidente Anpi Milano, nonchè ex presidente della sezione Legnano che oggi, lunedì 7 ottobre è intervenuto sull’evento leghista.

«La presentazione dell’autonomia differenziata come se fosse la risoluzione di tutti i problemi è una bufala. Oltretutto quel decreto che viene contestato addirittura dalla Cei, Conferenza Episcopale Italiana episcopale, o da Pezzi non è ancora stato approvato. Esaltarlo è semplicemente triste». Per Minelli sono state tante, «troppe» le parole inutili pronunciate sul quel palco che non è più uno spazio di solo pensiero leghista «cosa significa oggi tornare a inneggiare le SS o i valori nazifascisti? A cosa serve tutto ciò? È questa la Lega? Sembra stia diventando piuttosto nera a dispetto del suo elettorato. Questa è una deriva triste, non è politica sembra più un attacco alla costituzione». Indigesta anche l’affermazione fatta da Salvini: «Che li facciano le banche i sacrifici», commento che per Minelli risulta ben poco coerente e a dir poco «spiacevole. Quasi ridicolo sentire un’affermazione dal sapore socialista da quel palco… non si può usare in questo modo la classe operaia. Non si può».

«Ancora oggi dicono che l’Anpi sia inutile, ma ora più che mai i valori che portiamo avanti sono importanti – afferma con forza Minelli -. Noi non parliamo solo del passato, noi parliamo anche del presente e del futuro. L’Anpi continueremo a esserci proprio per segnalare ciò che non va, per segnalare il pericolo determinato dalla mancanza di una idea politica, di una visione del futuro collettiva. Per denunciare anche là dove tornano derive sbagliate: veleno per la costituzione e per la libertà».

Pontida, alta tensione interna al Centrodestra