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Legnano sempre più multietnica, alla scuola dell’infanzia statale uno studente su tre non è italiano

L'associazione culturale Polis ha raccolto e approfondito i dati sulla presenza di studenti non italiani nelle scuole di Legnano intervistando l'assessore all'istruzione Ilaria Maffei

Scuola Cavour legnano

In questi giorni in cui si sta accendendo il dibattito sullo Ius Scholae, l’potesi di riforma della legge che regola la concessione della cittadinanza italiana per legare l’acquisizione della cittadinanza italiana al compimento di un ciclo di studi, risultano interessanti i dati numerici sulla presenza degli studenti stranieri nelle scuole di Legnano.

In generale il trend della presenza di  cittadini di cittadinanza non italiana in città è in crescita, ed è passata dal 12,8% del 1° gennaio 2021 al 13,3% del 1° gennaio 2023. I cittadini di origine straniera residenti a Legnano secondo le ultime stime sono 8.254. I Paesi di provenienza sono, in ordine di rilevanza numerica, Albania, Romania, Cina, Pakistan, Perù Bangladesh, Equador, Marocco, Ucraina e San Salvador.

I dati relativi al 2023  dicono inoltre che nella fascia di età tra 0 e 4 anni i bambini nati da genitori non italiani sono il 25 % delle nascite e le percentuali sono significative ( superiori al 20%) anche per i bambini in età scolare. L’associazione culturale Polis, vicina all’amministrazione comunale, ha raccolto e approfondito le statistiche (sempre relative all’anno scolastico 2022/23) intervistando l’assessore all’istruzione Ilaria Maffei.

È emerso che nelle scuole dell’infanzia statali i bambini non italiani erano 179 su un totale di 564 iscritti; nelle scuole dell’infanzia paritarie erano 97 su un totale di 929 iscritti. Nelle scuole Primarie statali gli alunni non italiani erano 591, mentre in quelle paritarie erano 14 su 491 iscritti. Nelle scuole secondarie statali erano 313 su 1505 iscritti, in quelle paritarie 10 su un totale di 372 alunni. Come si vede, nelle scuole statali di ogni grado la presenza di alunni di origine straniera è importante e frequenti sono anche le iscrizioni in corso d’anno.

Di seguito pubblichiamo l’intervista a cura di Leonora Vesco pubblicata nell’ultimo numero della rivista Polis

Per conoscere da vicino quanto si sta facendo in questa direzione, abbiamo intervistato l’assessora all’Istruzione e dei Servizi Educativi Ilaria Maffei.

Quanti sono i bambini di provenienza straniera nelle scuole di Legnano?
Gli ultimi dati si riferiscono all’anno scolastico 2022/23. Nelle scuole dell’infanzia statali i bambini non italiani erano 179 su un totale di 564 iscritti; nelle scuole dell’infanzia paritarie erano 97 su un totale di 929 iscritti. Nelle scuole Primarie statali gli alunni non italiani erano 591, mentre in quelle paritarie erano 14 su 491 iscritti. Nelle scuole secondarie statali erano 313 su 1505 iscritti, in quelle paritarie 10 su un totale di 372 alunni. Come si vede, nelle scuole statali di ogni grado la presenza di alunni di origine straniera è importante e frequenti sono anche le iscrizioni in corso d’anno.

La presenza di questi bambini è ugualmente diffusa in tutte le scuole?
Nelle scuole Primarie Statali, secondo i dati analitici dell’Ufficio Istruzione, la loro distribuzione sul territorio non è omogenea. In alcuni plessi scolastici la percentuale di bambini di origine straniera è più alta rispetto ad altre scuole e lo si spiega con una concomitanza di cause: la conformazione del quartiere a cui la scuola appartiene, la tipologia di abitazioni, le caratteristiche e la posizione dell’edificio scolastico, i servizi offerti ai genitori che lavorano e l’inserimento nella didattica di progetti educativi qualificanti. Sono tutti elementi che orientano la scelta dei genitori quando iscrivono i figli a scuola, in modo particolare nelle scuole primarie. Nelle scuole secondarie di primo grado, la situazione è più equilibrata e non si rilevano differenze degne di nota tra i singoli istituti. L’amministrazione comunale sta intervenendo su più livelli per rendere attrattive sul piano dell’Offerta formativa e funzionali su quello dei servizi tutte le scuole. Grazie ai fondi del PNRR la Scuola dell’Infanzia Cavour è in completa ristrutturazione, la Scuola Media Dante è in fase di ampliamento. Per le scuole dell’area Canazza e di via Gorizia si sta lavorando al Progetto finanziato dalla Regione “La scuola si fa città” che ha come obiettivi la riqualificazione/rigenerazione materiale e formativa degli spazi scolastici. Nell’ambito di questo progetto è stato organizzato un corso di formazione per insegnanti sul metodo Montessori che verrà applicato nelle future classi prime della Scuola elementare “G. Pascoli”. In questa scuola è stato avviato in collaborazione con il Comune e il WWF un Progetto di educazione ambientale.

Quali sono gli interventi, le iniziative e i progetti attuati nelle scuole per favorire l’accoglienza e l’integrazione?
Nel 2020, dopo il periodo di commissariamento del Comune, sono stati reintrodotti in tutte le scuole i servizi di pre e post scuola, indipendentemente dal numero di adesioni e sono stati ripristinati i servizi di mediazione linguistica e di facilitazione per la prima alfabetizzazione, con personale specializzato della Cooperativa Stripes. L’Amministrazione comunale, tramite la Commissione Intercultura e con la collaborazione di mediatori linguistici, facilitatori e di altre istituzioni cittadine, promuove ogni anno nelle scuole della città la Settimana dell’Intercultura, dedicata agli alunni e studenti provenienti da altri Paesi per consentire loro di esprimere e far conoscere la propria identità culturale. Nel corso di questa settimana si organizzano laboratori,
mostre, spettacoli aperti al pubblico e si svolgono attività didattiche mirate che coinvolgono alunni, insegnanti e genitori, ovvero tutta la comunità educante. Gli obiettivi di questa iniziativa sono molteplici: conoscere e apprezzare le culture diverse dalla nostra, favorire la comprensione reciproca, rispettare le differenze e abbattere i pregiudizi. La finalità è quella di creare nel tempo
una comunità inclusiva e solidale in cui nessuno si senta “straniero”. Rientra in questo progetto la Giornata della Lingua Madre, istituita dall’Unesco per promuovere l’insegnamento della madrelingua e valorizzare la diversità linguistica. Insegnare a parlare correttamente la propria lingua di origine, sottolinea Maffei, consente ai bambini di apprendere in modo più efficace una seconda lingua, con ricadute positive su tutto l’apprendimento del sapere e sul proprio successo scolastico.

Considerazioni finali
La situazione scolastica a Legnano riflette quanto avviene in tutte le città italiane ed è importante che le istituzioni del territorio abbiano preso coscienza, al di là dei pregiudizi ancora diffusi e del mancato riconoscimento della cittadinanza italiana ai bambini nati in Italia da genitori cittadini stranieri, che tutti i bambini e gli studenti di oggi saranno fra pochi anni cittadini legnanesi a tutti gli effetti. Il futuro della nostra città è anche nelle loro mani e quanto si sta facendo ora, darà sicuramente buoni frutti.
Leonora Vesco

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Settembre 2024
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