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Più sopralluoghi, controlli e analisi. Legnano rafforza la sorveglianza dell’Olona

Con l’integrazione alla convenzione con il Consorzio del Fiume, l'amministrazione comunale ha attivato una task force di supporto ad Arpa contro gli sversamenti

inquinamento olona

Una task force di supporto ad Arpa per rafforzare la sorveglianza sull’Olona contro gli sversamenti: è l’oggetto dell’integrazione alla convenzione per la cura e la riqualificazione del corso d’acqua con il Consorzio Fiume Olona (CFO) approvata dalla giunta comunale del Comune di Legnano su proposta dell’assessore alla Città Futura Lorena Fedeli.

«Questa integrazione è il risultato del tavolo di lavoro che ha visto impegnati amministrazioni comunali, CFO e ARPA e recepisce suggerimenti e indicazioni forniti dai tecnici di queste due realtà – dichiara Fedeli. Legnano -, in questo modo, fa da apripista nell’attività di monitoraggio del fiume, sperimentando un modello che adesso mette a disposizione degli altri Comuni a coronamento di un lavoro proficuo che ha rafforzato lo scambio di informazioni fra amministrazioni del territorio sull’Olona e le sue problematiche».

La convenzione, stipulata fra amministrazione comunale e Consorzio nel gennaio di quest’anno, nell’articolo 4 stabiliva che il Consorzio avrebbe dovuto “eseguire il monitoraggio della qualità delle acque del fiume per verificare e contrastare potenziali sversamenti”; impegno che l’integrazione esplicita precisando le modalità dell’effettuazione del servizio e il corrispettivo, inferiore ai 4mila euro annui IVA esclusa. In questo quadro spicca un’importante novità, l’attività di formazione che svolgerà ARPA, ente cui compete la tutela delle acque, nei confronti del personale del CFO relativamente ai servizi di accertamento degli sversamenti e della qualità delle acque. Da ricordare che, sulla base della convenzione, l’impegno del CFO consiste, a oggi, nell’attività di pulizia e monitoraggio delle sponde del fiume.

«L’Amministrazione comunale punta con forza alla riqualificazione dell’Olona, la direttrice più importante della rete ecologica in città, oltre che elemento che caratterizza il nostro territorio -prosegue Fedeli. Se in passato i corsi d’acqua, con lo sviluppo manifatturiero, sono stati sfruttati ricavando energia idraulica e, purtroppo, conferendovi scarichi, oggi sono beni da tutelare e valorizzare in una logica ambientale e di fruizione, come sta accadendo nell’area ex Bernocchi con la messa in sicurezza del fiume e con la futura creazione di un parco fluviale. In questa logica migliorare la qualità dell’acqua è il primo obiettivo, da perseguire attraverso un monitoraggio puntuale e da effettuarsi con tutti i crismi. È questa la ratio dell’integrazione alla convenzione con il CFO, il soggetto più qualificato a farlo, perché si occupa del fiume dal diciassettesimo secolo, conosce alla perfezione il suo corso e la dinamica delle acque, ne gestisce operativamente tutta l’asta e sa affrontare quegli eventi meteorologici improvvisi che sono diventati una costante negli ultimi anni, caratterizzati dall’alternanza di bombe d’acqua e di periodi di prolungata siccità. Questa integrazione rafforza le attività di competenza di ARPA e consolida il rapporto di collaborazione fra questa e il Consorzio ottimizzando quel patrimonio di conoscenze e competenze che le due realtà hanno sul nostro fiume».

Gli impegni di cui si farà carico il CFO:

26 sopralluoghi all’anno con cadenza quindicinale o in funzione delle previsioni meteorologiche con funzione di monitoraggio
– immediati sopralluoghi di accertamento in caso di richiesta del personale comunale per ogni problema di eventuale inquinamento delle acque, che saranno svolti secondo protocolli ARPA
– presenza all’uscita di ARPA per i controlli e le analisi dei campioni delle acque
– prelievo durante le precipitazioni significative di campioni d’acqua a monte e a valle del territorio comunale IL CFO si impegna, inoltre, a coordinare tutte le attività di assistenza, monitoraggio e sorveglianza del fiume, compreso il servizio di allerta. La durata della convenzione è fissata al 31 dicembre 2025.

Eccesso di letame nel depuratore di Gornate. Lo sversamento finisce nell’Olona

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Settembre 2024
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