Tariffa puntuale a Legnano, Laffusa (Lega): “Aggravio di spese per le famiglie, e il prossimo anno sarà peggio”
Pioggia di critiche da parte della consigliera leghista Daniela Laffusa sulla prima TARI dall'introduzione della tariffa puntuale a Legnano
Gli avvisi di pagamento per la TARI – la prima dall’introduzione, seppure in via sperimentale, della tariffa puntuale – scaldano un agosto che già fa segnare temperature da record a Legnano. E scaldano anche l’arena politica della città del Carroccio, che peraltro per la tariffa puntuale si è già infiammata tante volte che ormai non si contano più, con l’amministrazione Radice destinataria ancora una volta di una pioggia di critiche da parte della Lega.
«Lo slogan “più differenzi meno paghi” che abbiamo sentito per oltre due anni da questa amministrazione, dopo essere miseramente naufragato nel consiglio comunale del 30 aprile dopo le incessanti sollecitazioni della Lega, ora trova spazio anche negli articoli di giornale raggiungendo finalmente una platea molto ampia – sottolinea la consigliere del Carroccio Daniela Laffusa -. Appurato in via definitiva che la tariffa puntuale ha prodotto un aggravio di spese per ogni famiglia e non porterà alcun beneficio economico, stupisce leggere che il consigliere delegato, nel “giustificare” gli aumenti della TARI, si dimentichi di citare le centinaia di migliaia di euro che il Comune ha dovuto spendere per adeguarsi a questo nuovo sistema di raccolta dell’indifferenziato. Una voce questa che ha influito notevolmente sui rincari».
«L’anno scorso abbiamo assistito ad un aumento di 7 euro a persona per famiglia e quest’anno di 3 euro, il che vuol dire che tra l’anno scorso e quest’anno una famiglia di 5 persone ha dovuto pagare per la TARI 50 euro in più – aggiunge Laffusa -. L’anno prossimo la situazione sarà ancora più dispendiosa perché verranno conteggiati i sacchi conferiti in esubero a 2,17 euro l’uno, che andranno ad incrementare i rincari. Non tutti sanno o hanno capito infatti che l’esiguo numero di sacchi col microchip assegnati ad ogni nucleo familiare si intendono per un anno e non per un mese».
Nel mirino del Carroccio anche il nuovo gestionale utilizzato dagli Uffici di Palazzo Malinverni. «Come mai gli avvisi di pagamento della TARI stanno arrivando ad agosto inoltrato ed hanno la prima scadenza datata 31 luglio? Semplicemente perché il sistema del gestionale degli uffici installato dalla nuova società che ha vinto il bando, ed è stata destinataria per questo di un affidamento di 457.000 euro, non funziona. Per questo motivo il Comune ha dovuto rivolgersi alla vecchia società spendendo ulteriori 80.000 euro per risolvere i problemi dell’Ufficio Tributi e non solo. Ormai gli sprechi di soldi pubblici di questa amministrazione non si contano più, e purtroppo ormai a Legnano ci siamo abituati a rincorrere i problemi invece che prevenirli».
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