«Sono alquanto delusa nel aver constato che nessuno tra le Forze dell’Ordine sappia quale sia la procedura da attuare nel caso in cui ci trovi un cane senza più il proprio padrone. È così semplice». Così Simona Regazzi presidente Leidaa Legnano ha commentato la gestione del cane del legnanese deceduto oggi, martedì 6 agosto, nella sua abitazione in via Delle Rose a Legnano. Secondo la referente Leidaa non c’è stata una corretta gestione della situazione: «Mi domando anche se non venivo chiamata io il cane chi l’avrebbe tenuto? L’avremmo trovato vagante sul territorio?».

Il cane femmina senza padrone adesso sarà curata dall’ex fidanzata del suo padrone. «Ci tengo a precisare che alle ora 9.15 sono stata contattata dalla centrale operativa dei Vigili del fuoco per la presenza del cane. Dopo 5 minuti ero sul luogo dove mi è stata affidata temporaneamente Dama. Da quel momento è iniziato l’inferno perchè nessuno tra carabinieri, polizia locale ha voluto attivare il servizio accalappiacani per venire a prendere e mettere in sicurezza l’animale. Ho fatto più volte presente anche il rischio di un colpo di calore potesse avere visto le alte temperature. Alle ore 12.30 è arrivata la ex fidanzata del ragazzo che si è presa in carico Dama. Sono alquanto delusa e amareggiata. Ringrazio Silvana Gornati e Antonella Legnani della PAL di Legnano per essersi anche loro attivate senza purtroppo successo».

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