Delegazione di Legnano in partenza per Ebolowa: “Il gemellaggio è ripartito”
Una delegazione legnanese nella mattinata di martedì 30 luglio dall’aeroporto di Milano Malpensa e arriverà nel tardo pomeriggio nella capitale del Camerun, Yaoundé
Dopo la puntata al Parlamento europeo di Strasburgo lo scorso febbraio per la mostra dei costumi del Palio, il viaggio a Ebolowa che comincia martedì 30 luglio è il secondo evento del centenario di Legnano città che si tiene al di fuori dei confini nazionali. La delegazione legnanese, composta dal sindaco Lorenzo Radice, dall’assessore alla Quotidianità Monica Berna Nasca, dai rappresentanti dell’associazione Itafrica e dal fotografo Carlo Mari partirà in mattinata dall’aeroporto di Milano Malpensa e arriverà nel tardo pomeriggio nella capitale del Camerun, Yaoundé.
Carlo Mari, figlio di Giovanni, assessore ai Lavori pubblici della giunta guidata da Luigi Accorsi che realizzò il gemellaggio fra le due comunità nel 1964 e presente a Ebolowa per la cerimonia della firma, realizzerà degli scatti che saranno esposti in autunno a Palazzo Malinverni, in una mostra che rientra nel programma del centenario.
Mercoledì 31 luglio la delegazione cittadina farà visita all’ambasciatore italiano in Camerun, al ministro dell’Istruzione superiore e al ministro del Decentramento, quindi partirà alla volta di Ebolowa, che è collocata a circa 160 chilometri a sud della capitale. Giovedì 1 agosto sarà la giornata clou delle cerimonie con la parata d’accoglienza con l’alzabandiera, l’esecuzione degli inni nazionali, le esibizioni della banda e del corpo di ballo cittadino e di un gruppo di
danza tradizionale cui seguiranno il brindisi e la proiezione del video storico del gemellaggio del 1964 messo
a diposizione da Carlo Mari. A chiudere il programma della giornata la visita della Città di Ebolowa e una serata culturale.
Venerdì 2 agosto la delegazione sarà al centro salesiano “Don Bosco”, il centro di formazione al lavoro che ospita il laboratorio di falegnameria aperto proprio a seguito del gemellaggio con Legnano, al complesso scolastico “Santa Rosa Venerini” (materna, primaria, atelier protetto per ragazze madri e i loro bambini), alla biblioteca (cui saranno donati libri per bambini e adolescenti e un assegno per avviare il progetto di una web radio), all’orfanotrofio dove opera don Jean Jacques Minkandè, sacerdote per due anni nella parrocchia di san Domenico, e all’ospedale dove avverrà una simbolica inaugurazione del materiale inviato lo scorso aprile da Itafrica con il patrocinio del Comune di Legnano e la collaborazione della Protezione civile “Alberto da Giussano” di Legnano. Si tratta di attrezzature e materiale ospedaliero dismesso (fra cui due ambulanze, letti, brande e barelle) che Itafrica ha ottenuto partecipando a un bando emesso dalle ASST di Sondrio e Treviglio
Per sabato 3 agosto è da segnalare la visita al vescovo di Ebolowa cui la delegazione consegnerà un dono offerto da don Angelo Cairati. Il viaggio di ritorno sarà nelle notte fra il 4 e il 5 agosto. Il Comune sostiene il costo dei viaggi per l’associazione Itafrica e il fotografo Mari.
«Con questo viaggio a Ebolowa diamo seguito alla visita di due anni fa del sindaco Daniel Edjo’o in occasione della disputa del Palio e concretezza alla volontà reciproca di riallacciare i legami del gemellaggio, di cui ricorrono i sessant’anni – ricorda il sindaco Lorenzo Radice -. È stato interessante in questi due anni parlare con persone e realtà cittadine e scoprire come, nei fatti, i rapporti con la città di Ebolowa siano continuati nel passato recente, ad esempio grazie al lavoro di don Jean Jacques, all’impegno dei componenti dell’associazione Graziella Moroni e del Rotary Ticino. Possiamo dire che con la nostra visita in Camerun, che concretizza i progetti per i giovani e quelli di solidarietà sostenuti da Itafrica e Protezione Civile, il gemellaggio sia pienamente ripartito. Parlando con diverse società e associazioni legnanesi ho riscontrato, inoltre, interesse e disponibilità a cooperare per lo sport, un altro ambito rilevante per la crescita e l’educazione delle nuove generazioni. Mi piace sottolineare, infine, che questo viaggio lascerà in eredità alla nostra città un lavoro, il reportage fotografico di Carlo Mari, che sarà, insieme, di grande valore artistico e documentale».
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