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Una petizione per fermare la pista ciclabile in via Novara a Legnano

La a petizione è stata sottoscritta da 7 attività commerciali di via Novare per chiedere all'amministrazione di interrompere i lavori

Ciclabile via Novara

È stata protocollata in Comune la petizione sottoscritta da 7 attività commerciali di via Novara per chiedere all’amministrazione di «interrompere i lavori per l’esecuzione dell’ennesima pista ciclabile che non solo è inopportuna ma anche e soprattutto oltremodo pregiudizievole».

Il progetto è inserito in un percorso ciclabile più ampio che comprende anche via Podgora, via Liguria, via delle Palme, via Bainsizza, via della Pace, via Nazario Sauro e via Sabotino. Nel tratto che di via Novara, da via Ponzella a viale Sabotino, la pista ciclopedonale bidirezionale si estenderà fino alle aree verdi del supermercato Esselunga dove si collegherà con la ciclopedonale rossa già esistente, garantendo una carreggiata di 7,5 metri. (Qui il progetto definitivo)

Il testo della petizione, pubblicato di seguito è duro e mette in evidenza soprattutto due problematiche. La prima è quella legata ai parcheggi che saranno eliminati lungo via Novara lasciando, spiegano i commercianti, «20 numeri civici nonché un centinaio di unità abitative sono rimaste senza posto auto». La seconda problematica è legata alla sicurezza: «Con il venir meno dei posti auto verrà meno anche il “filtro” di uscita e lo spazio di agio e di visuale per i pedoni e per le manovre delle autoin entratanei cortili di proprietà», scrivono i promotori della petizione aggiungendo che l’arteria è altamente trafficata con il passaggio frequente di tir e pullman. Tali problematiche erano state evidenziate anche in una lettera inviata da una residente alla redazione. 

Alla c.a.

Del sindaco Lorenzo Radice

Dell’ Assesore Marco Bianchi

DellaPolizia Locale – Sistema territoriale e sicurezza stradale

Apprendiamo con sorpresa che le doglianze sollevate circa l’opportunità di eliminare tutti i parcheggi nel tratto di via Novara in direzione centro al fine di sostituirli con la pista ciclabile sono state completamente ignorate. Ed anzi, viste le riserve sollevateVi, avete pure peggiorato la situazione.

Nonostante le numerose richieste dei residenti e dei titolari degli esercizi commerciali, avete proseguito nel progetto della pista ciclabile su un tratto di strada che:

1. è l’unica arteria che collega i paesi a ovest del Comune di Legnano con passaggio di molti automezzi anche pesanti;

2. accoglieva gli unici (e già pochi) parcheggi del tratto stradale in questione e di cui usufruivano i residenti, i clienti e i lavoratori delle attività imprenditoriali lì aperte.

Avete immotivatamente lasciato 7 attività commerciali (1 ristorante, 1 merceria, 1 studio di massoterapia, 1 studio di architettura, 1 bar-tabacchi, 1 farmacia, 1 macelleria) e tutti i residenti e i lavoratori della zona senza parcheggio.

Non solo tutti i soggetti pregiudicati da tale scellerata iniziativa hanno versato i c.d. oneri di urbanizzazione senza poi vedersi riconosciuto il legittimo diritto di avere posti auto.Inoltre i titolari delle attività commerciali subiranno anche un drastico calo di fatturato dettato dalla circostanza per cui i clienti, scoraggiati dal fatto che non avranno dove parcheggiare, non si fermeranno più.

Il progetto da Voi ideato e ora in fase di esecuzione è anche peggio di quanto fosse stato maliziosamente prospettato agli scriventi.

Non solo avete eliminato tutti i parcheggi sul lato della strada in cui verrà creata l’inutile pista ciclabile, ma avete eliminato persino quelli sul lato opposto. D’altronde non serviva certo un ingegnere per capire che per fare una pista ciclabile su una carreggiata di soli 7 metri dovevano essere sacrificati TUTTI i posti auto e non solo quelli presenti sul lato destinato alle bici. 

Il risultato di questa illogica insensatezza è che 20 numeri civici nonché un centinaio di unità abitative sono rimaste senza posto auto.

Come se tutto ciò non bastasse, molte delle abitazioni in questione presentano passi carraio ed ingressi pedonali che affacciano direttamente su via Novara. Con il venir meno dei posti auto verrà meno anche il “filtro” di uscita e lo spazio di agio e di visuale – rappresentato dai parcheggi – per i pedoni e per le manovre delle autoin entratanei cortili di proprietà.

Il che non sarebbe neanche un problema se non ci trovassimo su una strada in cui passano pullman, camion, tir, macchine e, fra poco, pure biciclette.

La verità è che state:

1. creando disagi logistici a tutti;

2. pregiudicando la capacità concorrenziale di tutte le attività commerciali e non, aperte nel tratto in questione;

3. creando una condizione di PERICOLO per la sicurezza di tutti.

Di tutto ciò l’Amministrazione sarà ritenuta responsabile.

Nessuno è contro alle piste ciclabili o alle politiche “verdi” purché le scelte e le iniziative adottate per tali interessi non pregiudichino altri diritti e/o la sicurezza dei cittadini.

La discrezionalità della Pubblica Amministrazione dovrebbe infatti essere ispirata al principio di ragionevolezza con riferimento alla situazione di specie, ai fatti e agli interessi in gioco.

Il Comune ha già eseguito progetti per piste ciclabili nelle zone “dell’oltre stazione” molto discutibili in termini di opportunità (via Liguria e via delle Palme) e che hanno già indisposto i cittadini.

Vi chiediamo dunque di interrompere i lavori per l’esecuzione dell’ennesima pista ciclabile che non solo è inopportuna ma anche e soprattutto oltremodo pregiudizievole per tutti i motivi già ampiamente rappresentati.

Gli scriventi saranno altrimenti costretti a tutelare i propri diritti in tutte le competenti sedi giudiziarie.

I commercianti e i cittadini della zona. Quelli di cui, teoricamente, l’Amministrazione dovrebbe tutelare gli interessi.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Luglio 2024
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