La Popillia Japonica, un insetto noto per i gravi danni che arreca alle piante, è stata avvistata da un lettore in via Papa Giovani a Legnano. Il legnanese ha deciso di segnalare la presenza dell’insetto per cercare riportare l’attenzione al tema. Il legnanese, ha precisato che l’insetto si trova vicino all’ingresso del parcheggio. Qui, le piante di castagno e i rovi mostrano segni evidenti dell’attacco degli insetti, con foglie danneggiate «minacciano la salute dell’intero ecosistema locale. Se non verranno prese contromisure adeguate, si diffonderanno molto velocemente».

Dal canto suo l’esperto agronomo Angelo Vavassori, direttore della Business Unit Verde Pubblico di Amga ha dichiarato che l’insetto è presente da anni nella regione e che in generale non vi sono ancora misure efficaci per limitarne la diffusione. «La Popillia Japonica è un problema che ci affligge da molto tempo – ha affermato Vavassori -. Ogni intervento finora ha avuto scarsi risultati a causa dell’alto numero di esemplari. Purtroppo, non esiste ancora un organismo di controllo specifico per questo parassita, il che rende la situazione ancora più difficile da gestire. Noi, come responsabili del verde pubblico, non abbiamo incarichi specifici per il contenimento delle patologie da insetti da parte dei comuni. In ogni caso monitoreremo la situazione e cercheremo di capire se sarà possibile intervenire».

La Popillia Japonica

È un coleottero originario del Giappone, conosciuto per la sua voracità nei confronti di oltre 300 specie di piante. La sua presenza in Italia è una minaccia crescente per l’agricoltura e la biodiversità. Questo insetto si nutre delle foglie, dei fiori e dei frutti delle piante, causando danni ingenti che possono portare alla morte delle piante stesse. La mancanza di un organismo di controllo e di misure efficaci per la gestione della Popillia Japonica è un problema serio che richiede attenzione immediata da parte delle autorità regionali e locali. Senza un intervento deciso, il rischio è che l’insetto possa continuare a diffondersi, aggravando ulteriormente i danni alle colture e alle aree verdi urbane.