Sono state ricordate questa sera, 30 giugno, in apertura di consiglio comunale tre legnanesi che hanno segnato la vita della città: «Per diversi motivi e aspetti – ha ricordato il presidente del consiglio, Umberto Silvestri – ma lo hanno fatto sempre con grande impegno, forza e intelligenza». Valeria Vanossi, presidente de il Sole nel Cuore «ha dimostrato di avere un ruolo importante nel mondo dell’associazionismo sempre a vantaggio delle persone disabili, un merito che va riconosciuto»; Roberto (Kikko) Clerici «ha svolto ruoli importanti all’interno del Palio, autorità riconosciuto da sempre e punto di riferimento per tanti contradaioli, non solo della sua contrada». E infine il “Ginetto”, (Luigi Lodini), edicolante che aveva il negozio in Menotti, «un  punto di riferimento e per tanti un addio triste e doloroso».

Di seguito l’appassionato  ricordo che la consigliera Daniela Laffusa ha dedicato all’amica Valeria Vanossi.

Venerdì 14 giugno è mancata prematuramente Valeria Vanossi, la nostra cara Valeria. Impossibile non anteporre al suo nome una parola amorevole e gentile in ricordo dell’amore incondizionato che è stata capace di donare a quanti l’hanno conosciuta ed in particolare ai più deboli, ai fragili, agli ultimi. Quegli ultimi a cui il suo pragmatismo e il suo aiuto concreto hanno ridato la dignità di persona . Aveva 13 anni quando ha cominciato a fare volontariato ed orgogliosa del suo oltre mezzo secolo di esperienza, alla domanda :”Perché lo fai?” Rispondeva sorridendo che aiutare gli altri riempiva e faceva stare bene prima noi stessi e poi le persone che ricevono aiuto. Quante battaglie abbiamo combattuto insieme e quante soddisfazioni sono arrivate grazie alle tue intuizioni e alla tua tenacia. Donna di creatività smisurata e di profonda intelligenza: capace di cogliere sfumature ai più nascoste. Incapace di vedere consumarsi un’ingiustizia, si è sempre battuta come un leone: ha scritto lettere a deputati, ministri e persino al Presidente della Repubblica e al Papa perché nulla ti fermava Valeria, saresti andata persino sulla luna per perorare la tua causa. Il suo entusiasmo contagioso ha coinvolto tutti noi, volontari e non nei suoi progetti, facendo sentire ognuno di noi indispensabile per la loro realizzazione. Il suo anteporre al nostro nome l’aggettivo possessivo mia / mio, la mia Daniela, la mia gente, le mie donne, ha sviluppato in noi nel tempo un tale senso di appartenenza che ora che non c’è più Valeria, ci viene spontaneo, naturale continuare quello che lei ha creato e cominciato.. te lo dobbiamo tutti caro Presidente.”ll sole nel cuore” è un’eredità importante che riceviamo dalla nostra presidente e noi ce la metteremo tutta per essere alla sua altezza. Vessata dalla vita e dalle cattiverie Valeria è sempre stata capace di rialzarsi come solo un vero Fuoriclasse sa fare. Usava l’ironia per mascherare la paura di un destino che sapeva avere contro . La forza dei sogni che la caratterizzava ha fatto sì che non si arrendesse e sperasse fino all’ultimo istante di potercela fare. Schietta e talvolta irriverente, era scomoda per chi ha fatto dell’ipocrisia e dell’apparenza il suo credo. Personaggio estremamente ingombrante per chi pur avendone la possibilità ed il ruolo, si è rifiutato di dare aiuto a chi ne aveva bisogno. Se ne è andata nello stesso giorno dell’amico di una vita Roberto Clerici ai più conosciuto come Chicco. Entrambi eclettici, pieni di idee e di risorse, così attaccati alla vita che hanno deciso di lasciarla insieme per farsi coraggio in questo ultimo viaggio. Alle esequie di Valeria c’erano tutti, anzi quasi tutti: la polizia, i carabinieri, la Protezione Civile, la Croce Rossa di Busto Arsizio, le crocerossine, la croce bianca, i dirigenti di oggi e del passato dell’ospedale di Legnano e tanta, tantissima gente comune. Ciao Valeria continuerai ad abitare il mio cuore e il cuore di tutti quelli che in vita ti hanno tanto amato. Daniela Laffusa.