Approvato il Pgt di Legnano, riLegnano: “Un primo passo, un piano da portare nei quartieri della città”
Il commento del gruppo consiliare di maggioranza riLegnano sul piano da poco approvato
Il consiglio comunale ha approvato in via definitiva il nuovo Piano di Governo del Territorio (PGT). Di seguito il commento del gruppo consiliare di maggioranza riLegnano
Si conclude un percorso iniziato quasi due anni fa con la definizione degli indirizzi strategici su cui si sarebbe dovuto sviluppare il PGT ed i primi incontri pubblici nei quartieri.
Conclude, però, è forse il termine sbagliato. Dovremmo piuttosto riferirci a mercoledì come ad una tappa. Perché il PGT è un documento amministrativo fondamentale che definisce strategie, regole e strumenti per lo sviluppo urbanistico (e non
solo) della città. La sua approvazione, quindi, è in effetti il primo passo, necessario, perché l’amministrazione possa guidare ed accompagnare uno sviluppo equilibrato del tessuto urbano.
E qui si esprime il primo elemento di significativa novità del percorso che abbiamo intrapreso: questo PGT viene approvato a poco meno di 2 anni dalle prossime elezioni. I precedenti, nel 2012 e 2017, erano stati invece approvati a fine consiliatura, lasciando alle amministrazioni successive, sempre di colore diverso, il compito di metterli in pratica. La nostra amministrazione si è assunta la responsabilità e l’obiettivo non solo di preparare il PGT, che è di per sé un lavoro estremamente impegnativo, ma anche di seguirne il periodo di applicazione iniziale.
Il PGT che abbiamo approvato e, quindi, la città che abbiamo provato ad immaginare, mette l’interesse pubblico al centro della definizione dei progetti di rigenerazione urbana. Da adesso non più solo per i progetti più grandi ed impattanti ma, in modo
ovviamente proporzionale, anche per quelle trasformazioni più piccole che possono comunque avere impatto sulla vita di un quartiere o di una via. Quindi, per esempio, basta villette che si trasformano in palazzine da una decina di famiglie senza che,
contemporaneamente, siano realizzati quei servizi essenziali che permettono all’isolato di continuare ad essere vivibile: parcheggi, marciapiedi e magari anche un breve tratto di ciclabile.
Con l’idea che uno dei compiti prioritari del PGT sia quello di permettere e promuovere l’iniziativa privata, che attraverso il legittimo profitto economico è motore di trasformazione, trovando però il giusto punto di equilibrio con le esigenze della
comunità. Il nuovo PGT mira poi a realizzare la città policentrica dove i servizi essenziali sono prossimi, non solo nel centro cittadino ma anche nei quartieri periferici. Per questo le regole per la rigenerazione del tessuto costruito (le vecchie corti prive di valore storico o memoriale, per fare un esempio) prevedono vincoli e incentivi che mirano ad aumentare il commercio di vicinato in modo che ogni quartiere possa mantenere ed aumentare la propria vitalità, con tutti i vantaggi che ne deriveranno in termini di vivibilità, per le categorie più deboli in primo luogo, e di sicurezza.
Questo nuovo PGT si caratterizza, poi, per un’evidente attenzione alla cura dell’ambiente. L’obiettivo del 60% di riduzione del consumo di suolo imposto dagli aggiornamenti normativi è stato superato di 5 punti percentuali, equivalenti a circa 18 mila metri quadrati aggiuntivi di suolo preservato dalla cementificazione. La previsione di nuove aree verdi pubbliche è stata pensata per sviluppare una rete di corridoi verdi che, per quanto possibile, colleghi le grandi aree verdi già presenti in città. La proposta di linee guida e best practices aderenti ai principi delle Nature Based Solutions promuove interventi che affrontino le vulnerabilità ambientali attuali e future, inserendo in ambito urbano e periurbano aree permeabili e vegetate, naturali e seminaturali, comprendenti sia “infrastrutture verdi” (giardini, tetti verdi, spazi permeabili) che “infrastrutture blu” (sistema delle acque superficiali).
Un PGT, quindi, che non solo ci convince ma che, insieme alla giunta, a tutti i consiglieri comunali e forze politiche di maggioranza, abbiamo collaborato a definire attraverso un lungo ed impegnativo percorso di incontri, approfondimenti, discussioni e confronto. Un piano corale che si è arricchito dell’ulteriore contributo portato da molte delle 190 osservazioni proposte dalla città e che ha ricevuto parere favorevole da tutti gli enti sovraordinati. Un piano che, da oggi, dovremo portare dalla carta (tanta) ai quartieri della nostra città.
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