Far ripartire la città attraverso un Pgt “coraggioso” approvato in tempi record, tra le sin troppe polemiche della minoranza, per dare “sicurezza” di continuità agli operatori interessati e nel contempo per avere la possibilità di veder concretizzarsi la «Legnano del futuro; capace di rinnovarsi e togliersi di dosso la preposizione ex che va ad indicare tutte quelle aree da riqualificare come la ex manifattura». Così il segretario di circolo PD Legnano Giacomo Pigni con la capogruppo Sara Borgio hanno voluto commentare la fine di un lungo e complesso percorso per «dotare Legnano di uno strumento urbanistico capace di sbloccare progetti essenziali per la trasformazione e lo sviluppo della città».

Il nuovo PGT, il cui iter si è concluso mercoledì 12 giugno ed entrerà in vigore verso l’autunno, è per Borgio e Pigni un esempio di buona amministrazione. Questo approccio eviterà che gli operatori rimangano nell’incertezza in attesa dell’elezione di una nuova giunta. «Il nostro è stato un percorso ad ostacoli durato mesi – spiega Pigni e Borgio – che ci ha visto impegnati a dotare Legnano di un nuovo strumento di programmazione urbanistica che, auspichiamo, permetta di sbloccare partite essenziali per la trasformazione e lo sviluppo di Legnano. Non abbiamo fermato la città ma abbiamo fatto scelte coraggiose. Il PGT che consegniamo in anticipo sulla fine del mandato è un esempio di buona amministrazione ed è un regalo alla città perché da anche alla prossima amministrazione l’occasione di rinnovarlo in un momento apicale del mandato e non alla fine. Ciò è positivo per gli operatori che non si troveranno più nell’incertezza ad attendere l’elezione di una nuova giunta per dover dialogare. Questo è un PGT che disegna davvero la Legnano del futuro, rigenerandola e offrendo nuovi servizi in tutti i quartieri. Questo è un documento che concilia gli interessi del privato con quelli del pubblico e allo stesso tempo guarda a una Legnano vivibile, oltre che un polo attrattivo».

Durante l’incontro organizzato dal circolo PD, è stato evidenziato il confronto spesso teso e assente tra minoranza e maggioranza. Una situazione sempre più tesa che sta ostacolando i meccanismi del consiglio Comunale strumento della comunità. «In questi mesi, caratterizzati da un dibattito che è andato ben oltre la normale e doverosa dialettica politica che deve accompagnare la definizione e l’approvazione di uno strumento così importante per il futuro della Città, siamo stati testimoni, come consiglieri del Partito Democratico di comportamenti per noi errati. Per quale motivo c’è stata l’assenza, in quasi tutte le serate, dei gruppi di minoranza nella discussione delle controdeduzioni e del documento nel suo complesso? Si è preferita la polemica sterile come se tutti gli operatori tecnici, quindi professionisti senza colore politico, non esistessero. Siamo stati oggetto di attacchi che mai si erano visti nell’aula consiliare. Ripetiamo la nostra non è fretta, ma velocità per dare a Legnano un ruolo prioritario e non più quello di città di provincia. La speranza è che si possa tornare a un confronto rispettoso in aula consiliare, per continuare a fare politica attiva per il bene della cittadinanza».

Approvato il nuovo Pgt di Legnano: “Al centro la città pubblica, una scelta coraggiosissima”