Tirinnanzi Spa Legnano non fa marcia indietro, sindacati: “Sciopero permanente”
La storica azienda di Legnano Giuseppe Tirinnanzi Spa difende la sua scelta di trasferire a Telgate il magazzino affermando di agire per «necessità di mercato» senza dimenticare i lavoratori, che incrociano le braccia
Fumanta nera per il primo tavolo di confronto tra i sindacati della Filcams CGIL Ticino Olona e la storica azienda di Legnano Giuseppe Tirinnanzi Spa intenzionata a trasferire il settore magazzino/logistica a Telgate (BG) a 85 chilometri di distanza da Legnano. Scelta ritenuta “inaccettabile” per i lavoratori ed i rappresentanti sindacali sia per quanto riguarda «la distanza che le condizioni offerte», ritenute «lesive» per la dignità dei lavoratori. Proprio per questo oggi, martedì 11 giugno, i sindacati hanno dichiarato sciopero permanente di tutti i dipendenti coinvolti: ossia 15 lavoratori di cui più della metà con 30 anni di servizio alle spalle. Dal canto suo l’azienda difende la sua posizione affermando di agire per «necessità di mercato» senza dimenticare i lavoratori. Proprio per questo la proprietà si è subito resa disponibile nell’aprire un tavolo di confronto «migliorando anche in maniera significativa la proposta per sostenere i lavoratori». Proposta che però è stata ritenuta «inadeguata».
La vertenza si è aperta lo scorso 3 giugno, data in cui i 15 dipendenti del magazzino sono stati informati di «un imminente» trasferimento (a partire dalla data del 15 giugno 2024) in un magazzino sito a Telgate (BG). «Scelta presa dalla proprietà a seguito di una ‘presunta’ cessione di ramo d’azienda stabilita dalla Direzione Aziendale – spiega Fabio Toriello segretario della Filcams Cgil Ticino Olona – . Immediatamente abbiamo manifestato la volontà di aprire un confronto sindacale con la Società ed in data 07 giugno si è svolto un primo incontro durante il quale abbiamo espressamente richiesto all’azienda l’individuazione di soluzioni alternative al trasferimento del Ramo alla Società Columbus Srl, la quale si affida al consorzio Logicoop, che, a sua volta, appalta le attività ad Alma Log che gestisce diversi magazzini siti, tra gli altri, anche a Lainate e Arese. La Tirinnanzi Spa ha però ribadito la volontà di proseguire nella discutibile operazione societaria motivandola con l’inidoneità degli attuali spazi dello stabilimento Legnanese adibiti ad uso magazzino e proponendo un incentivo all’esodo pari a 3 mensilità lorde e un servizio di “outplacement” di 12 mesi per coloro che non fossero interessati a subire il suddetto trasferimento a più di 85 km di distanza, offerta che riteniamo lesiva della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori che per anni hanno contribuito al benessere dell’azienda che a tutt’oggi risulta essere in “salute”, con un bilancio in attivo e forti prospettive di crescita».
Il trasferimento in una sede sita a tale distanza, raggiungibile peraltro percorrendo uno snodo viabilistico estremamente trafficato e con dei tempi di percorrenza estenuanti non piace ai lavoratori che si trovano in difficoltà. «Più della metà dei 15 dipendenti interessati hanno un’anzianità di servizio di oltre 30 anni nella Tirinnanzi Spa – precisa Toriello -, inoltre vi sono lavoratori e lavoratrici monoreddito con familiari a carico ed altri che si vedrebbero negato l’accesso a pensione. Inevitabilmente le “soluzioni” individuate dalla Società paiono, a fronte di ciò, incomprensibili, irragionevoli e sicuramente non dignitose. Il confronto tra Filcams e la Direzione aziendale è proseguito ulteriormente nella giornata di ieri. Abbiamo nuovamente richiesto il mantenimento dei livelli occupazionali anche valutando un trasferimento a distanze ragionevoli, ma la posizione della Società è rimasta purtroppo inalterata, aggiungendo l’impossibilità di appoggiarsi ad altri magazzini situati nelle zone limitrofe poiché già saturi e ribadendo la destinazione di Telgate, prospettiva che rimane per noi impraticabile e inaccettabile». A fronte di ciò, dopo lo stato d’agitazione indetto lo scorso 6 giugno, la Filcams CGIL Ticino Olona dichiara sciopero permanente. «Saremo al fianco dei lavoratori, delle lavoratrici e delle famiglie coinvolte mettendo in campo ogni azione di lotta al fine di tutelare i loro posti di lavoro e la loro dignità».
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