Nell’arco di pochi giorni una 90enne di Legnano è stata contattata per due volte dai truffatori. Entrambi i tentativi sono falliti, ma resta il disagio nel trovarsi presi di mira da malintenzionati senza scrupoli. Prima la classica chiamata del finto incidente durante la quale il truffatore ha cercato di ingannare la vittima presentandosi come il figlio rimasto coinvolto in un incidente. Ed ha chiesto denaro per togliersi da presunte difficoltà. Richiesta che è stata respinta al mittente. Pochi giorni dopo un sms (vedi foto in pagina) dai toni “famigliari” dove anche in questo caso il presunto figlio segnala un disagio e chiede aiuto. Modalità subdole, quelle messe in campo dai truffatori intenzionati a raggirare con l’inganno le vittime.

Quello segnalato dalla lettrice non è un caso isolato, sono diversi infatti gli episodi registrati sul territorio anche riguardanti la classica truffa porta a porta di finti tecnici pronti ad entrare in casa e fare razzia di denaro e ori. Alcune volte, purtroppo, questi tentativi sono andati a buon fine. 

Resta importante evitare di rispondere ai numeri di telefono sconosciuti, non farsi prendere dal panico e diffidare sempre degli estranei. Nessuno chiede denaro per “risolvere” un caso di incidente stradale. Se si rompe il telefono non si perde il contatto WhatsApp che resta sempre collegato al numero di cellulare no all’apparecchio. In linea generale, diffidare di chiunque chieda di effettuare bonifici. Si raccomanda sempre di fare molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo averne accertato la veridicità della fonte di provenienza. Non inserire MAI i propri dati personali, soprattutto quelli bancari.