La Franco Tosi invita il sindaco in fabbrica per toccare con mano i “problemi” del PGT. Radice: “Non è quella la sede”
Sindaco e assessore alla partita non parteciperanno alla simulazione organizzata dalla Franco Tosi per far vedere «i problemi che potrebbero sorgere dall’applicazione delle richieste contenute nel PGT»
Quella fra la Franco Tosi Meccanica e Palazzo Malinverni è ormai una partita punto a punto, anzi, una partita osservazione a controdeduzione. Continua infatti il braccio di ferro tra l’azienda e l’amministrazione comunale di Legnano sul nuovo PGT, che giovedì 30 maggio approderà tra i banchi del consiglio comunale per la prima seduta della maratona finalizzata all’approvazione definitiva del nuovo strumento urbanistico.
Da un lato la Franco Tosi, che invita sindaco, assessore alla partita e consiglieri comunali in fabbrica proprio giovedì 30 per una «simulazione rappresentativa dei problemi che potrebbero sorgere dall’applicazione delle richieste contenute nel PGT, con conseguenti ripercussioni negative sulla logistica interna». Dall’altro il “gran rifiuto” che come era ampiamente prevedibile è arrivato da Palazzo Malinverni: Lorenzo Radice e Lorena Fedeli, infatti, non parteciperanno all’incontro ma torneranno sul tema poche ore dopo, in municipio, per «illustrare la posizione dell’amministrazione comunale – come spiega il primo cittadino -, suffragata dai pareri tecnici degli uffici, espressa nelle controdeduzioni alle osservazioni e fare chiarezza, una volta per tutte, sui problemi veri o presunti lamentati da Franco Tosi Meccanica».
Il tutto nell’ottica di «tutelare il lavoro dell’amministrazione comunale e dei professionisti degli uffici e del PIM – aggiunge Radice -, nonché per il rispetto verso la storia di questa azienda e verso chi oggi, con competenza e passione, ci lavora e – è quello che noi vogliamo – continuerà a farlo in futuro, magari in una realtà in grado di svilupparsi con progetti reali e non a parole». Anche perché «l’amministrazione per mesi ha chiesto un incontro all’azienda per confrontarsi nel merito – fanno sapere da Palazzo Malinverni -, alla presenza dei rispettivi e qualificati tecnici, sulle criticità da questa lamentate relative al PGT ottenendo solo, con grande fatica, un incontro con il presidente e il direttore generale e senza alcun tecnico di ambito urbanistico il 22 febbraio, al quale hanno fatto seguito tre mesi senza incontri né richieste di appuntamenti, ma di soli attacchi a mezzo stampa».
«Per trattare di questioni urbanistiche – conclude il sindaco -, nel rispetto della serietà dell’argomento, delle parti economiche e sociali e soprattutto dei lavoratori coinvolti, l’amministrazione comunale riconosce come uniche sedi per il confronto politico la commissione competente e l’aula consiliare e per il confronto con l’azienda gli uffici tecnici del Comune. La sede opportuna non è quindi in azienda, alla presenza dei consiglieri comunali e della stampa, per di più alla vigilia della prima delle sedute del consiglio comunale, in programma proprio giovedì 30 maggio, in cui sarà discussa la proposta di variante al PGT per arrivare alla sua approvazione».
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