«Fratelli e sorelle il buon tempo dell’Albania è arrivato: è il tempo della riunificazione europea». Edi Rama, il premier albanese, domenica 26 maggio ha riempito l’e-Work Arena di Busto Arsizio, portando un messaggio di unione. Almeno è quello arrivato a tanti suoi connazionali tornati ad essere motivati a  promuovere la patria da cui sono “fuggiti”, ma che oggi può avere tanto da offrire.

Aleks Vulaj, lettore affezionato di Legnanonews, non è un fan del presidente Edi Rama. Lui, ormai cittadino italiano, arriva dalla zona Nord dove il Comunismo ha lasciato il segno. Chi è stato perseguitato in quegli anni fatica a guardare di buon occhio la sinistra, al potere oggi in Albania e di cui lo stesso Edi Rama è un esponente di spicco, ma quegli anni (fortunatamente) sono passati: «Non esprimo un giudizio politico – ci dice Aleks – quello che ritengo importante e che credo si possa appoggiare è il suo impegno per dare il diritto di voto agli albanesi che risiedono all’estero. Condivido questa battaglia».

 

Anche Aleks vede un grande cambiamento in Albania e secondo lui la comunità albanese dell’Alto Milanese dovrebbe collaborare per rafforzare quel ponte che lega l’Italia al loro Paese di origine: «Mi auguro ci sia una proficua collaborazione e coesione tra le comunità albanesi della zona. Penso a gemellaggi tra città o collaborazioni – spiega Aleks -. Fortunatamente non ci sono più i pregiudizi che c’erano negli Anni ’90 nei nostri confronti, quando ci vergognavamo di dire le nostre origini perché scambiati tutti per delinquenti. Il turismo sta avendo una forte spinta, gli italiani scelgono sempre in numero maggiore l’Albania come meta turistica, il nostro Paese sta vivendo un momento di sviluppo e credo sia importante farne conoscere le ricchezze naturali e culturali».

Un bagno di folla a Busto Arsizio per il premier albanese Edi Rama