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Monumento al Vajont, dai sopravvissuti un messaggio a Legnano: “Grazie di cuore a tutti voi”

Il ringraziamento della associazione “Vajont, il futuro della memoria”. Il promotore Giuseppe Calini soddisfatto per l'adesione al progetto, grazie al contributo di tanti cittadini privati, alla realizzazione curata dalla impresa di costruzioni Edilsae, alla adesione dell'amministrazione comunale.

Il monumento del Vajont inaugurato a Legnano, a cura di Antonio Emanuele

Sta registrando una particolare condivisione di apprezzamenti il monumento inaugurato sabato 11 maggio, a Legnano, e dedicato alla tragedia del Vajont, quando nel 1963 persero la vita oltre 2mila persone, tra cui 500 bambini e adolescenti. Una vicenda che ha lasciato sconvolto il nostro Paese.

L’iniziativa è stata promossa dall’imprenditore Giuseppe Calini, sempre animato da una particolare attenzione verso tanti aspetti della nostra quotidianità, e sostenuta da privati cittadini nella raccolta fondi per realizzarla.  L’opera e’ stata materialmente eseguita dalla impresa di costruzioni Edilsae di Legnano, grazie alla apprezzata disponibilità della famiglia Seguino. Un progetto riuscito in virtù anche della adesione delle tre amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, con sindaci Alberto Centinaio, Gianbattista Fratus e Lorenzo Radice.

monumento vajont

In questi giorni, Giuseppe Calini ha voluto manifestare la sua soddisfazione perchè, ci scrive, «penso che abbiamo davvero fatto una cosa bellissima, un gran gesto di solidarietà a delle persone autentiche, vere, con una dignità immensa, che hanno subito tanto e ancora adesso sono costretti a sopportare tanta ingiustizia.  Oggi, 15 maggio 2024, ho saputo che i faldoni del processo saranno riportati all’Aquila! Da parte mia, ringrazio ancora tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo monumento, donato dai cittadini alla città. Il mio ringraziamento particolare va a Nicola Seguino, con suo papà Antonio e la sorella Francesca. Persone di cuore che hanno contribuito non poco e con molta generosità alla costruzione del monumento».

monumento vajont

Calini ci segnala anche i ringraziamenti dei sopravvissuti ai cittadini legnanesi, ricordando che « ci fanno onore e per l’ennesima volta dimostrano il grande cuore di noi legnanesi».

Il giorno 11 Maggio 2024 a Legnano la Storia della tragedia del Vajont, dopo 61 anni, ha avuto uno straordinario riconoscimento che rimarrà nella memoria di tutti coloro che vedranno questo monumento in ricordo delle oltre 2000 vittime innocenti.
Questo ricordo lo si deve ai cittadini legnanesi che grazie alla tenacia dell’amico Giuseppe Calini, legnanese doc, che per il suo impegno nei nostri confronti in tutti questi anni, abbiamo nominato ambasciatore dei Sopravvissuti del Vajont, l’hanno realizzato.
Mai nessuno aveva pensato di onorare le nostre vittime, i nostri padri, le nostre madri, i nostri parenti, amici, periti quella notte e per la maggior parte nemmeno trovati e riconosciuti.
Personalmente ho assaporato dopo tanti anni la sensazione di essere ritornata ” a casa” quella casa persa e mai ritrovata, quella sensazione di amicizia, di calore umano, di quell’ abbraccio per tanto tempo atteso, sperato…l’ho ritrovato lì, a Legnano, davanti a quel monumento che ricorda la diga, che l’ho percepita in maniera diversa, non più come simbolo di morte ma di amicizia, partecipazione, affetto..
Grazie di cuore a voi legnanesi, all’ Amministratore tutta, al Sindaco che ci ha permesso di avere un posto nella vostra comunità, nella vostra memoria, nel vostro cuore.
I sopravvissuti, i superstiti del Vajont hanno trovato un luogo dove la memoria di quella tragedia non sarà mai dimenticata.
Con il cuore, Micaela Coletti, Presidente Comitato Sopravvissuti Vajont


Siamo tornati con la felicità nel cuore! Non sapremo mai ringraziarti per tutto quello che hai fatto per la memoria del Vajont, porta i nostri saluti e ringraziamenti a tutti i cittadini legnanesi, sostenitori attivi alla nostra causa: quella di non dimenticare ed alimentare la conoscenza di un disastro che porta il peso di gravi responsabilità umane, che solo diventando un fatto collettivo, cioè una storia di tutti, ci induce a riflettere sugli errori del passato, perché diventino insegnamento a cambiare noi stessi.
In particolare insegnare alle giovani generazioni di andare molto caute sulla logica del progresso e del profitto, di far capire quanto sia necessario progettare un futuro di prevenzione all’insegna di un giusto equilibrio e rispetto della natura.
Le genti del Vajont: sopravvissuti, superstiti, soccorritori, ora sanno di poter contare anche sulla solidarietà dei Legnanesi che hanno voluto realizzare nella loro città un monumento simbolo di partecipazione e di Memoria perenne sul Vajont.
Un grande abbraccio.
Renato, Gervasia, Giuseppe, Idelma Associazione “Vajont, il futuro della memoria”

Redazione
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Pubblicato il 17 Maggio 2024
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