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Giuseppe Borgognone è il nuovo capo del distaccamento Vigili del Fuoco Legnano

Nato in Sicilia, più precisamente a Palermo, ma ormai castellanzese di adozione, Borgognone, dal 14 maggio, ha preso il posto di Mario Merenda, da poco andato in pensione

Capo distaccamento Vf Legnano

Arriva da Milano, ha ricoperto sino a pochi giorni fa il ruolo di responsabile della Sala operativa centrale del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Milano e provincia, ed è stato capo turno in centrale. È Giuseppe Borgognone ed è il nuovo capo del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Legnano. Nato in Sicilia, più precisamente a Palermo, ma ormai castellanzese di adozione, Borgognone, dal 14 maggio, ha preso il posto di Mario Merenda, da poco andato in pensione. Il suo compito sarà quello di guidare le quattro squadre legnanesi interfacciandosi con il territorio come ha sempre fatto, nel rispetto di ogni ruolo, l’ex capo Merenda. Una prerogativa condivisa con la linea di pensiero di Borgognone, entusiasta del suo nuovo incarico. 

Da ragazzo voleva fare i carabiniere, tant’è che aveva superato il concorso per accedere alla scuola ufficiali Santa Maria Novella, ma il destino lo ha portato su strade diverse. L’attuale capo di Legnano, dopo aver completato gli studi laureandosi, nel 1991 ha seguito le orme del padre che faceva parte del corpo dei Vigili del Fuoco. Una passione che lo accompagna tutt’oggi. Vent’anni in prima linea nell’impegnativo Distaccamento Nord 1 di Palermo, poi nel 2016 il trasferimento a Milano.

Capo distaccamento Vf Legnano

Nella città meneghina, l’attuale capo distaccamento, è stato anche istruttore di corsi di addestramento di autoprotezione. Nella sua carriera, il vigile del fuoco ha messo a disposizione la sua professionalità ed esperienza in occasione di numerose emergenze che hanno interessato l’Italia, tra alluvioni e terremoti. Per Borgognone, l’operazione più impegnativa soprattutto per l’aspetto emotivo è stata “Augusta”, svolta nel 2016. Lui era tra i Vigili del fuoco intervenuti sul pontile Nato della base della Marina Militare a Melilli (SR), chiamati per il recupero di 700 corpi di migranti rimasti bloccati nel peschereccio, naufragato nella notte del 18 aprile sul canale di Sicilia, a 131 miglia da Lampedusa. Come ricorda bene il capo distaccamento di Legnano, il dispositivo di soccorso, coordinato dalla Direzione regionale Sicilia, ha visto l’impiego medio giornaliero di 80 vigili del fuoco, per complessive 348 unità, che hanno operato con turnazioni continuative di 24 ore, con la partecipazione di personale dei Comandi della Sicilia e di altre risorse tecniche e umane provenienti dall’intero restante territorio nazionale. Borgognone ha ricordato poi che in questo contesto sono state attuate operazioni di messa in sicurezza del ponte di coperta, taglio delle strutture metalliche delle murate per accedere all’interno della stiva, del gavone di prua e del locale macchine. Delicate le operazioni congiunte, applicando tecniche SAF a quelle NBCR, per il recupero dei corpi. Ricordi indelebili per il castellanzese che costituiscono un bagaglio esperienziale importante. Ora Borgognone è pronto per questa nuova avventura in via Leopardi.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Maggio 2024
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