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Cantiere al parco delle Mazzini di Legnano, al lavoro per evitare allagamenti e danni

È l’obiettivo di “Città Spugna” progetto di Città Metropolitana in fase di realizzazione al parco Trento e Trieste a Legnano. L'area è stata individuata a seguito delle analisi di invarianza idraulica

Generico 13 May 2024

Lo abbiamo visto in queste ore. Bastano una notte e un giorno di pioggia, come è accaduto tra il 14 e il 15 maggio in Lombardia, per mandare città in tilt e devastare interi quartieri residenziali.  

Nel territorio del Legnanese le vasche create tra San Vittore Olona e Parabiato hanno contenuto l’acqua dell’Olona evitando allagamenti. Il fiume ha sfogato la sua piena nella vasca di spagliamento realizzata a Parabiago, senza  causare danni. Oltre alle opere di contenimento del fiume sono fondamentali gli interventi di drenaggio urbano per consentire l’assorbimento dell’acqua piovana, quando gli eventi atmosferici sono più intensi, senza intasare le reti fognarie ed evitando allagamenti.

È l’obiettivo del progetto “Città Spugna” di Città Metropolitana in fase di realizzazione al parco Trento e Trieste a Legnano (altri cinque interventi simili sono in fase di programmazione in altre cinque zone della città, ndr). Un intervento che come ogni opera sta creando alcuni disagi, rendendo inutilizzabile nell’ultimo mese di scuola e d’estate il parchetto, ma che era importante avviare il prima possibile intercettando i fondi del Pnrr. Resta libero il passaggio per accedere alla scuola. L’area dove è attualmente in corso il cantiere è infatti tra quelle individuate da Città Metropolitana tra le zone a maggiore e migliore impatto. I lavori sono entrati nel vivo questa settimana.

Come vengono stabiliti i lavori e le aree di cantiere

«Gli interventi del progetto Città metropolitana Spugna – spiega Paolo Festa, consigliere delegato all’ambiente di Città Metropolitana – sono stati stabiliti sulla base di due metodologie ben definite e con un approccio scientifico applicato al territorio. La prima metodologia si basa sull’applicazione dell’Indice di Vulnerabilità Sociale Materiale, utilizzato per scegliere i Comuni che hanno l’indice sopra la media del territorio, così come previsti dal DL di finanziamento. Da questa prima analisi sono emersi 65 Comuni coinvolgibili. La seconda metodologia applicata si basa su analisi climatologiche (ruscellamento potenziale, isola di calore) e dalle analisi di invarianza idraulica a livello comunale, per selezionare le aree di maggiore e migliore impatto, cui è seguita una valutazione della disponibilità delle aree pubbliche e di congruità temporale con i tempi previsti dal PNRR. Quest’ultimo screening ha portato ad individuare 90 interventi in 32 Comuni. Un grande lavoro, portato avanti dall’Area Ambiente della Città metropolitana di Milano che si distingue a livello internazionale per gli studi sul cambiamento climatico e con la collaborazione e il supporto di Gruppo CAP nella progettazione effettuata».

Cosa prevede il progetto di piazza Trento e Trieste

Il progetto per il giardino pubblico di piazza Trento e Trieste prevede nello specifico, la disconnessione della rete di captazione delle acque bianche dalla fognatura in modo da non convogliare più l’acqua piovana in fogna, situazione che, in presenza di abbondanti e violente precipitazioni, causa problemi di sovraccarico nelle condutture e la fuoriuscita di acqua sul suolo pubblico.

La maggiore permeabilità del suolo sarà ottenuta con tre accorgimenti: la sostituzione dell’asfalto con la pavimentazione drenante, la creazione di “rain garden” nelle aiuole e un sistema di pendenze che permetterà all’acqua di defluire verso le parti drenanti del giardino.

Con l’aiuto di piante, trasformando gli spazi esistenti in superfici impermeabili e facilitando il trattenimento dell’acqua, sarà quindi possibile evitare il sovraccarico della rete fognaria nel caso in cui le piogge diventino bombe d’acqua. 

I lavori avranno la durata di tre mesi e non interferiscono con l’accessibilità alla primaria Mazzini dove sono rimasti aperti 2 varchi su tre. Gli altri cinque interventi del progetto previsti in città riguarderanno i parcheggi di via Matteotti, corso Magenta, via Gilardelli, via Rossini/Gaeta e la pista ciclabile che sarà realizzata lungo il perimetro del parcheggio di via Podgora.

I benefici

Benefici per l’acqua, l’energia e il clima in numeri: con il progetto Spugna gli impatti attesi corrispondono a 354.500 metri cubi di acqua sottratta alle fognature all’anno; 2000 nuovi alberi; 32000 nuovi arbusti: 300.000 metri quadri rigenerati a verde; 125.775 KW/h di risparmio annuo (11 tonnellate equivalenti di petrolio).

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Maggio 2024
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