Violenza su una minorenne in centro a Legnano, braccialetto elettronico per un 39enne
In pieno centro a Legnano un uomo ha bloccato una minorenne e con la forza l'ha baciata e palpeggiata. A salvare la ragazzina sono state due donne di passaggio. La Polizia di Stato ha rintracciato l'uomo, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata
In pieno centro a Legnano un uomo ha bloccato una minorenne, da poco conosciuta, e con la forza l’ha baciata e palpeggiata in maniera invasiva e molesta. A salvare la 16enne dall’uomo violento sono state due donne di passaggio. Il fatto è accaduto nel mese di aprile quando la giovane vittima ha raccontato agli agenti della volante, allertati dalla dirigente scolastica dell’istituto che la minore frequenta, di essere stata violentata nei giardini di via Diaz, da un uomo che aveva conosciuto qualche mese prima alla stazione ferroviaria di Legnano. Più precisamente sul ponte dell’Olona.
La violenza sul ponte
Tutto è iniziato intorno alle 16 del 15 aprile quando la ragazzina aveva trovato l’uomo ad attenderla in Stazione. Il 39enne, com’era accaduto in altre occasioni, ha voluto accompagnare la minore a scuola. Insieme quindi hanno percorso corso Italia per poi raggiungere un locale del centro nel quale i due hanno consumato alcuni drink alcolici a base di vodka, per poi incamminarsi verso l’istituto scolastico. Giunti sul ponticello del fiume Olona, a ridosso del parco di via Diaz, l’uomo ha bloccato la giovane con la forza. E lì l’ha baciata contro la sua volontà e palpeggiata nelle parti intime. La ragazza si è opposta ed ha cercato di divincolarsi e urlare attirando l’attenzione di due donne che stavano transitando proprio in quel punto. Le due passanti, avendo sin da subito intuito che si trattava di una violenza visti gli atteggiamenti dell’uomo, sono accorse in aiuto alla giovane prestandole soccorso e di fatto interrompendo l’azione dell’uomo, che è scappato in sella a una bicicletta.
L’identificazione
La vittima ha subito descritto l’aggressore agli agenti e ha anche fornito una foto ed il numero di cellulare. I poliziotti sono così riusciti a rintracciare il fuggitivo che si trovava nei pressi della sua abitazione. La giovane poi, in stato confusionale e sotto l’effetto delle sostanze alcoliche, è stata trasportata per accertamenti all’Ospedale di Legnano per poi essere dimessa con una prognosi di due giorni e riaffidata ai genitori.
Nei giorni a seguire, sono state raccolte le testimonianze dalle persone intervenute per aiutare la minorenne. La ricostruzione della dinamica dei fatti è stata effettuata in audizione protetta nella stanza dedicata ai codici rossi allestita nel Commissariato di Legnano. Sono state raccolte anche le immagini di videosorveglianza come prova del consumo di alcolici all’interno di un locale. L’uomo infatti aveva cercato di alterare i sensi della giovane. Le immagini raccolte si sono rivelate indispensabili per fornire un quadro probatorio solido all’Autorità Giudiziaria, che ha emesso la misura cautelare che vieta al soggetto di avvicinarsi alla residenza e ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, mantenendo una distanza non inferiore ai cinquecento metri, in particolare l’istituto scolastico presso il quale è iscritta, nonché di parlare e contattare in alcun modo la parte lesa, con il telefono, con la posta elettronica, con l’applicazione whatsapp e a mezzo di qualunque social network.
Per il 39enne è stato disposto il braccialetto elettronico ed è stato indagato per il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in danno di una minore, abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della parte lesa.
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