Tre giorni di incontri, confronti e riflessioni a Legnano: i giovani ci sono e vogliono essere protagonisti
“Educare: infinito presente. E futuro”, organizzata dall’Assemblea Sinodale Decanale di Legnano (ASD Legnano) in collaborazione con il Comune ha dato le risposte che ci si aspettava
È stata una tre giorni ricca di eventi, incontri, momenti di confronto e di restituzione di sensazioni, emozioni e riflessioni.
“Educare: infinito presente. E futuro”, organizzata dall’Assemblea Sinodale Decanale di Legnano (ASD Legnano) in collaborazione con il Comune ha dato le risposte che ci si aspettava: i giovani ci sono e vogliono essere protagonisti.
Da venerdì 19 a domenica 21 aprile la rassegna si è svolta in diversi ambiti, chiusa sabato scorso, 20 aprile, all’Istituto Barbara Melzi, con una serata musicale che ha visto la partecipazione di circa 400 ragazzi, la maggior parte adolescenti, decisi a dimostrare che non sono come li dipingono la maggior parte dei media, svogliati, disinteressati, senza ideali, ma al contrario, se coinvolti dagli adulti in relazioni veramente educative, sanno essere protagonisti positivi e costruttori di importanti momenti di amicizia e di bellezza.
Durante la serata ha suonato la band “The wood water revue”, formata da studenti dell’Istituto Dell’Acqua, che ha sorpreso tutti per la qualità della musica, per il loro entusiasmo e per l’evidente amicizia tra loro e con l’insegnante-musicista a guidarli e accompagnarli.
A metà serata, inoltre, sono stati premiati i video vincitori della prima edizione del concorso per videomakers “Educare: infinito presente e futuro”, promosso dalla Assemblea Sinodale Decanale di Legnano, che ha invitato gli studenti delle scuole superiori del decanato a realizzare brevi video sul tema dell’educazione e dell’emergenza educativa.
A consegnare i premi – alcuni buoni-libro offerti dalla Libreria Nuova Terra e dalla Libreria Ubik di Legnano – è stato il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, gradito ospite della serata. Il Liceo Galilei di Legnano si è aggiudicato un doppio premio, con il gruppo di religione delle classi 2bc e 4cc del Liceo Classico della Comunicazione, mentre il terzo riconoscimento è stato assegnato ad un gruppo di studenti dell’Istituto Barbara Melzi. I migliori video del concorso saranno visibili on line, sul sito dell’Assemblea Sinodale Decanale, insieme ad altri contenuti della “tre giorni” sull’educazione.
«La vera vittoria è stata però di tutti i giovani che hanno deciso, non solo tramite i video che hanno realizzato, ma soprattutto con la loro presenza, di essere portatori di un valore importante come l’educazione e di lanciare un messaggio, non solo ai loro coetanei, ma anche agli adulti», commentano gli organizzatori dell’evento.
Entusiasta della tre giorni anche il sindaco Radice, che con un post su Instagram ha ringraziato gli organizzatori, gli educatori e soprattutto i ragazzi per l’impegno e la partecipazione. Ecco cosa ha scritto sui social il primo cittadino legnanese:
«Oltre 1.000 studenti delle scuole superiori in questa settimana si sono fatti coinvolgere in proposte educative e formative delle scuole, di associazioni e del decanato. Testimonianze, parole, spettacoli, video, iniziative che hanno suscitato domande. “Provocazioni” chiamate a scuotere le coscienze. Stimoli che rompono l’apatia e l’indifferenza e che obbligano i giovani a farsi domande per crescere…qualunque siano le risposte che loro (non noi adulti) cercheranno di trovare. Per noi, come amministratori della nostra #legnano, è un dovere e un onore supportare chi promuove questi percorsi. È una gioia vera e grande vedere come le ragazze e i ragazzi, di fronte a proposte “alte” e “sfidanti” non solo non sfuggono, ma anzi si mettono in gioco. Contro ogni stereotipo negativo sui giovani disinteressati, apatici…o peggio.
La domanda a noi adulti: quanto siamo in grado di dare proposte “di senso” e che parlano ai giovani della vita vera, reale? Quella che che ti fa amare e odiare, arrabbiare e soffrire, ma anche gioire e ridire, desiderare e piangere…
Quanto invece troppo spesso rinunciamo alla sfida dell’educare, che non è “riempire” di qualche contenuto, ma mettersi in ascolto e lasciare il tempo, perché sprigioni il proprio talento (e-ducare = tirare fuori)…correndo il rischio di lasciarsi sorprendere da quello che esce?
Grazie a tutta la comunità educante. Grazie a chi accetta ancora di mettersi in gioco. Grazie a chi spinge i nostri giovani a formarsi un bagaglio di domande, curiosità, dubbi ed esperienze che li stimolano a pensare, a ragionare con la propria testa e il proprio cuore. A tirare fuori sè stessi e a fare andare avanti la comunità.
Perchè la vita è una sinfonia meravigliosa e gli esseri umani sono le sue note: ognuno ha la sua sfumatura e tonalità».
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