Dal Giappone a Legnano, la rivoluzione del professor Yahagi nella cura dei tumori del tratto gastroenterico
L’aspetto innovativo è rappresentato dalla possibilità di resecare le neoplasie precoci benigne e maligne del tratto gastroenterico con la stessa efficacia e radicalità dell’intervento chirurgico
Un messaggio di positività per la sanità del territorio, ma anche di ottimismo per i tanti pazienti oncologici in ambito di Gastroenterologia. Arriva dalla visita in questi giorni a Legnano del professor Naohisa Yahagi, direttore della Divisione di Ricerca e Sviluppo per Trattamenti Minimamente Invasivi presso il Cancer Center della Keio University di Tokyo.
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Il medico è stato accolto ieri sera, mercoledì 10 aprile, in Sala Stemmi del Municipio di Legnano, presenti tra gli altri dirigenti dell’ospedale cittadino, il sindaco Lorenzo Radice, l’assessore regionale Franco Lucente, la consigliera regionale Silvia Scurati, numerosi medici, la Fondazione Quattro Ospedali.
Il medico giapponese è stato presentato dal dr. Francesco Laurelli, direttore generale dell’ASST Ovest Milano come «uno scienziato celebre per aver sviluppato la dissezione endoscopica sottomucosa (ESD), una tecnica all’avanguardia che offre un’alternativa meno invasiva alla chirurgia tradizionale per il trattamento delle neoplasie precoci del tratto gastroenterico. La sua visita rappresenta una importante occasione per i medici gastroenterologi dell’ASST di Legnano che potranno beneficiare dell’esperienza e della conoscenza del professor Yahagi e la sua presenza è vista come un’opportunità di crescita e di miglioramento nella gestione dei pazienti affetti da patologie gastroenteriche oncologiche nella nostra Regione. Il professore ha effettuato 20 interventi in 10 giorni. Un motivo di fiducia per tutto il territorio e i suoi cittadini».
«L’aspetto innovativo della metodica – ha poi spiegato il dr. Pietro Gambitta, direttore della Gastroenterologia – è rappresentato dalla possibilità di resecare le neoplasie precoci benigne e maligne del tratto gastroenterico con la stessa efficacia e radicalità dell’intervento chirurgico, evitando in tal modo la demolizione dell’organo ed offrendo al paziente una migliore qualità di vita postoperatoria».
A Legnano, è stato ricordato, sono quasi 5mila i ricoveri oncologici in questo reparto all’anno e 18mila le visite ambulatoriali. Numeri che da soli esprimono un fenomeno sanitario che merita attenzione e considerazione, per una vera e propria rivoluzione nella vita dei pazienti e un robusto impatto positivo nella cura di questi cittadini.
In un breve intervento, il prof. Yahagi ha presentato un suo studio che verrà approfondito sabato 13 aprile in un simposio a Stresa e incluso in un vasto progetto internazionale di studi e ricerche presentato in Europa, negli USA, nell’America del Sud e in diversi Paesi del Medio Oriente.
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