In pochi mesi dalla sua riapertura, la Casa San Giuseppe di Legnano, sta già accogliendo cinque persone: uomini tra i 50 e 60 anni tutti italiani. Uno solo di loro ha un piccolo lavoro, gli altri sono disoccupati e soli: «Senza alcuna attività da svolgere durante il giorno e quindi spesso li si vedono per strada o sopra una panchina». A precisarlo, tracciando un primo bilancio, sono gli stessi volontari impegnati ad aprire la struttura alla sera. Proprio loro hanno deciso di lanciare un appello alle associazioni del territorio per creare un maggior coinvolgimento.

«Questi ospiti restano da noi per circa tre mesi: la Casa San Giuseppe è una realtà di prima accoglienza si sà – affermano i volontari -. Ci chiediamo però se è possibile, attraverso le numerose realtà del territorio poterli impegnare in qualche attività di volontariato, oppure dargli la possibilità di svolgere corsi di formazione. Ci appelliamo alle numerose associazioni legnanesi, noi siamo qua pronti ad accogliere ogni proposta».

La Casa San Giuseppe

La struttura è stata fondata nel 1998. Dopo un momento di fermo è stata riaperta da don Marco Lodovici nel 2016 ed ha sempre visto dietro le quinte i volontari della parrocchia e la realtà di Cielo Terra. Poi c’è stata la chiusura forzata durante la pandemia. Lo scorso inverno dopo un co-finanziamento della Fondazione Ticino Olona, l’associazione Cielo e Terra, insieme alla parrocchia, ha rimesso a disposizione sei posti letto per chi non ha un tetto. Ed in questo contesto c’è l’intenzione di avviare un percorso di reinserimento sociale sempre con la partecipazione della comunità.