Aperto il bando per lo Spazio Incontro Canazza, c’è anche la custodia sociale
L’importo complessivo dell’appalto è di circa 737mila euro; la sua durata è di 36 mesi. Il termine per la scadenza delle offerte è fissato alle 12 del 6 maggio
Custodia sociale, servizi per l’integrazione sociale nel quartiere e attività di animazione: sono i tre punti oggetto del bando per la gestione dello Spazio Incontro Canazza di via Colombes 69. Principale elemento di novità, rispetto all’ultimo gara esperita per la gestione della struttura nel 2018, è rappresentato dai servizi tecnico ausiliari relativi alle azioni di custodia sociale/community manager legate a “La scuola si fa città”, progetto che insiste sull’area che comprende anche il quartiere Canazza.
«Con questo bando andiamo a rinnovare l’appalto per gestire una struttura che ha, fin dalla sua nascita, una vocazione sociale e aggregativa concentrandoci sugli aspetti della partecipazione, dell’inclusione e sull’attività educativa rivolta a bambini e giovani – sottolinea Anna Pavan, assessore con delega al Benessere e Sicurezza sociale -. Mi piace ricordare che la conferma di questo presidio di comunità avviene in un quartiere della periferia che si è recentemente arricchito delle sedi di due importanti associazioni come il Comitato Croce Rossa di Legnano e la Protezione civile “Alberto da Giussano” e cui si aggiungerà l’ex Accorsi, recentemente aggiudicata».
L’importo complessivo dell’appalto è di circa 737mila euro; la sua durata è di 36 mesi per la custodia sociale e di 60 mesi per i servizi di integrazione sociale e attività di animazione. Il termine per la scadenza delle offerte è fissato alle 12 del 6 maggio.
«In seguito ai buoni risultati della sperimentazione del custode sociale avviata nel 2022, stabilizziamo questa funzione inserendola nel bando per la gestione di una struttura diventata un riferimento per il quartiere dopo quasi vent’anni di attività – spiega Mario Brambilla, consigliere incaricato per le Politiche abitative -. Ed è significativo che la custodia sociale rientri in un progetto complesso come “La scuola si fa città”, a dimostrazione che la rigenerazione urbana che stiamo portando avanti investe davvero le due dimensioni che compongono una città, quella fisico-ambientale e quella umana».
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