Legnano riscopre la storia e l’architettura del Sanatorio “Regina Elena”
Venerdì sera, 22 marzo, più di 100 persone hanno ascoltato con grande interesse la storia del Sanatorio "Regina Elena" che come Legnano città, quest'anno compie 100 anni tondi
Pienone alla serata organizzata in occasione del Centenario alla Baita degli Alpini a Legnano. Venerdì sera, 22 marzo, più di 100 persone hanno ascoltato con grande interesse la storia del Sanatorio “Regina Elena” che come Legnano città, quest’anno compie 100 anni tondi.
Le relatrici Giulia Rossi, laureata in Beni Culturali con una tesi sull’ex Sanatorio, e Patrizia Dellavedova, architetto in forza al settore Opere pubbliche del Comune di Legnano, Phd in Conservazione dei beni architettonici, autrice di una tesi sul restauro di uno dei due solarium del complesso di via Colli Sant’Erasmo e studiosa dell’architettura a Legnano nella prima parte del Novecento, hanno trattato la struttura rispettivamente dal punto di vista storico e architettonico. L’incontro è stato moderato da Claudio Clemente.
LA STORIA DEL SANATORIO
Il Parco Ex Ila, insieme al Parco Bosco dei Ronchi, fa parte di un’unica area protetta della città di Legnano. Voluto dalla famiglia Jucker, che aveva voluto questo ospedale per curare dalla tubercolosi i legnanesi e in particolare i suoi operai, il sanatorio fu inaugurato nel 1924 dalla regina Margherita, anche se fu intitolato alla regina Elena, “la bella Elena”, e funzionò fino al 1956.
Nel 1981 l’I.L.A. (l’Istituto Legnanese di Assistenza , chiamato così perchè si prendeva carico dei malati di tubercolosi) cedette il parco e l’ex-sanatorio regina Elena alla Regione Lombardia. La proprietà dell’ex sanatorio e del parco passò poi al comune di Legnano. La struttura, completamente risistemata grazie all’aiuto sia degli operai della Franco Tosi che dei militari di leva della caserma è stata poi destinata a centro socio-educativo per disabili e sede di alcune associazioni di volontariato nonché di parte degli uffici della Ats locale.
Compresi tra i confini del parco sono situati molti edifici di stile Liberty e di pregio architettonico che risalgono agli anni venti e che facevano parte della struttura un tempo destinata a sanatorio. Tra questi ci sono i solarium, attualmente in fase di ristrutturazione dopo una lunga battaglia portata avanti dal consigliere comunale Franco Brumana. Si tratta di strutture semicircolari, una a destra e una a sinistra del parco, che servivano per esporre i pazienti all’aria e al sole: le barelle venivano posizionate nel corridoio centrale per poi essere esposte. Nell’area verde erano presenti conifere, pini, e abeti che servivano per la cura polmonare.
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO
Sabato 6 aprile alle 21.00 allo Spazio Incontro Canazza gli assessori alla Città futura Lorena Fedeli e alle Opere pubbliche Marco Bianchi tratteranno del presente e del futuro del complesso di via Colli di Sant’Erasmo dove oggi sono in corso i lavori di restauro dei solarium.
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