Pnrr a Legnano, le minoranze: “Dove sono le grandi opere?”
Polemica in consiglio comunale sulle opere realizzate con i fondi del Pnrr. Bocciata la mozione cui la Lega chiedeva la costituzione di «una commissione speciale di controllo e monitoraggio». Il sindaco: "Stiamo rigenerando Legnano"
Non è passata la mozione relativa al Pnrr con cui il gruppo della Lega chiedeva la costituzione di «una commissione speciale di controllo e monitoraggio della spesa relativa ai progetti comunali Pnrr», un organo «aperto alla partecipazione dei consiglieri comunali in ottica di trasparenza e condivisione delle importanti scelte che l’amministrazione potrebbe essere chiamata ad operare alla luce del problematico scenario normativo in corso di evoluzione».
La proposta non è passata in quanto non ha incontrato il parere favorevole della maggioranza, secondo la quale per discutere tutte le opere legate al Pnrr c’è già le commissioni consiliari esistenti. «Anzi – ha detto il consigliere comunale Giacomo Pigni – ci piacerebbe che in queste sedi la discussione fosse più costruttiva». Inoltre non c’è spazio, in questa fase, per spostare la destinazione d’uso dei fondi. Il piano in questo momento è già «ben definito sia nelle procedure che negli obiettivi»
L’assessore alle opere pubbliche, Marco Bianchi, ha elencato le numerosissime opere finanziate con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza con 12 cantieri già conclusi, tutti interventi che le minoranze hanno tacciato come «opere minori, una lista della spesa che l’amministrazione comunale avrebbe potuto realizzare con il bilancio comunale ordinario».
«Invece di investire questi fondi sulla digitalizzazione e sul contrasto al calo demografico, invece di costruire scuole, asili e investire sulla piscina noi rifacciamo i serramenti delle scuole – ha detto con tono particolarmente polemico il consigliere comunale Francesco Toia – Abbiamo usato grandi quantità di soldi per realizzare opere che sono al di fuori della logica del Pnrr».
Altrettanto critica la consigliera della Lega, Daniela Laffusa, proponente della mozione: «Questa commissione è stata proposta per tendervi la mano e darvi un aiuto – ha detto Laffusa -, ma è chiaro che non volete la nostra collaborazione. Se avessi potuto decidere come investire le risorse del Pnrr avrei puntato tutto su nuove costruzioni di forte impatto anche dal punto di vista energetico. Avrei costruito palestre in periferia, avrei investito su una piscina nuova e sulla biblioteca al parco Falcone e Borsellino. Avremmo lasciato l’impronta». Secondo il consigliere Stefano Carvelli (FdI) non approvando questa mozione è stata persa una occasione irripetibile.
La maggioranza dal canto suo difende la sua visione di città, riassunta dal sindaco Lorenzo Radice al termine degli intervento: «La nostra visione di futuro è molto chiara e si basa su azioni, riconosciute da importanti enti che valutano le strategie per lo sviluppo sostenibile. Questa amministrazione non solo sta lavorando per realizzare palestre in periferia, ma anche per dare a Legnano la piscina nuova – ha detto il primo cittadini -, le opere sono sia piccole che grandi e si sta facendo un lavoro che ha una visione di insieme molto democratica e sostenibile»
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