Giorni intensi alla Tirreno-Adriatico per la squadra del prof Tredici affiancata da Croce Rossa Legnano
A raccontare la giornata tipo della squadra di sanitari impegnati è stato il medico sportivo Massimo Branca con il tecnico di radiologia Arconte Gatti che con i volontari della Croce Rossa di Legnano e Varese hanno seguito la corsa a tappe Tirreno Adriatico
«La mattina parte con briefing per analizzare le difficolta e le criticità della tappa con tutti i protagonisti del soccorso impegnati, poi si parte all’inseguimento della carovana». A raccontare la giornata tipo della squadra di sanitari al seguito delle più importanti gare ciclistiche nazionali è stato il medico sportivo Massimo Branca con il tecnico di radiologia di Legnano Arconte Gatti. Loro due, con i volontari della Croce Rossa di Legnano e Varese hanno appena finito di seguire la corsa a tappe Tirreno Adriatico. Ed ora sono sulla via del ritorno, ma pronti a seguire i prossimi appuntamenti RCS Sport, compreso il Giro d’Italia.
È da anni che i due operatori, guidati, dal prof Giovanni Tredici vegliano sulla salute di ciclisti impegnati in queste importanti manifestazioni sportive. Il loro compito è quello di gestire il centro radiologico che è in diretto collegamento con il centro radiologico dove c’è il dottor Carmelo Migliorisi. In generale la gara più complessa da seguire è le strade bianche di Siena, ma «nessuna di queste manifestazioni va sottovalutata».
All’inseguimento della corsa Tirreno- Adriatico
Per Branca e Gatti, che hanno raggiunto Camaiore la scorsa domenica 3 marzo, quelli appena trascorsi sono stati giorni decisamente intensi. «Dobbiamo prevedere tutto nei minimi particolari così da poter dare risposte immediate agli atleti. Non si può perdere tempo. Per questo ogni giorno viene analizzato il percorso della tappa: vanno individuati i punti critici e gli ospedali di riferimento nel caso sia necessario un trasporto d’urgenza». Tutto viene pianificato anche la modalità di inseguimento dei ciclisti: «La nostra presenza dev’essere ai margini. Dobbiamo seguire le fughe e i gruppi che stanno indietro, ma rimanendo in disparte così da non ostruire la corsa. Non è un’impresa semplice».
Affianco a loro per l’appunto ci sono i soccoritori della Croce Rossa di Legnano e Varese. I volontari hanno esordito a Siena e seguito sia la corsa femminile che quella maschile, entrambe bagnate dalla pioggia. Per la Tirreno – Adriatico sono stati, invece, impegnati otto volontari della Cri con quattro mezzi (due del comitato di Legnano e due di Varese). Ed oggi, domenica 10 marzo, tutti loro torneranno a casa per poi tenersi pronti per i prossimi appuntamenti ciclistici.
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