Presidio al circolo PD di Legnano dopo le scritte “no vax”: “Queste azioni si sradicano con la comunità”
Una cinquantina di soci e simpatizzanti del PD di Legnano si sono ritrovati al circolo di via Bramante per rispondere con i libri alle scritte "no vax"
Una cinquantina di soci e simpatizzanti del Partito Democratico di Legnano in presidio al circolo di via Bramante dopo che nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 marzo i muri della sede Dem sono stati imbrattati con scritte “no vax” come “I politici pro vaccini assassinano i bambini” e “PD nazisti traditori del popolo”, su cui sta indagando la Polizia di Stato, intervenuta con il supporto della Scientifica.
«Abbiamo subito un attacco, un atto abbastanza violento, che arriva a ridosso dell’inaugurazione della biblioteca nell’ambito del progetto “Circolo aperto” finalizzato a ravvivare la sede e a svilupparla come luogo di incontro e di aggregazione – ha sottolineato durante il presidio il segretario cittadino del PD Giacomo Pigni -. Penso che la risposta di oggi sia oltre che bella anche molto coerente e sia un atto politico a tutti gli effetti di fronte a chi dà messaggi di morte. Dire che i vaccini uccidono è un messaggio che uccide e ci sono tantissime storie che lo hanno dimostrato durante la pandemia: queste azioni azioni vengono sradicate dalla società con la comunità».
«Siamo in un momento storico in cui è molto facile sentirsi sicuri, almeno apparentemente, nei nostri piccoli recinti – ha aggiunto Pigni -: una comunità aperta è la risposta al senso di insicurezza che una persona può sentire, una risposta che non è facile dare a chi segnala problemi, ma è l’unica vera risposta. Essere qui oggi dimostra che siamo comunità: è una cosa preziosa e anche faticosa, perché bisogna lavorare sulle relazioni, ma è il nostro valore più grande»
Al presidio ha preso parte anche il sindaco di Legnano Lorenzo Radice, che ha definito l’atto vandalico «una ferita al PD di Legnano e per tutta la città». «Atti così su sedi pubbliche, istituzionali, di partiti e associazioni lasciano un segno, creano un elemento di tristezza e anche di frustrazione in tutta la città – ha sottolineato il primo cittadino -. Per questo oggi ho voluto essere qui insieme al PD che ha organizzato un momento collettivo per dare una risposta a chi ha pensato di fare questa stupidaggine».
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