Dal videomaker al manager di start up, professionisti in cattedra nelle scuole dell’Alto Milanese
Giovedì 7 e venerdì 8 nelle scuole dell'Alto Milanese e di Monza e Brianza 2 mila studenti hanno partecipato a Operazione Carriere, progetto del Rotary che nel 2024 è tornato in presenza con oltre 30 Istituti coinvolti
Non In presenza, da remoto e persino con colloqui personalizzati a distanza. Giovedì 7 e venerdì 8 nelle scuole dell’Alto Milanese e di Monza e Brianza 2mila studenti hanno partecipato a Operazione Carriere, progetto del Rotary Club Castellanza, realizzato in collaborazione con Rotary Lissone – Monza, il Rotary Parchi Altomilanese e il Rotaract La Malpens. Il service nato nel maggio 1980 con l’intento di supportare i giovani studenti degli ultimi due anni di scuola superiore nella fase di orientamento verso percorsi di studio e di formazione propedeutici al lavoro, è arrivato alla 45esima edizione con un numero sempre più alto di scuole e studenti coinvolti.
Oltre 40 i professionisti coinvolti, che hanno spiegato ai ragazzi interessati come si svolge la loro professione. Tra quelle più “ambite” dai giovani troviamo sempre lo psicologo, il manager nel campo del marketing e della comunicazione, il criminologo, il medico, l’architetto e il manager in ambito di innovazione e start up.
Tanti i miti da sfatare di alcune professioni, come ad esempio quella dello psicologo, che non è più la figura che opera solo in ambito sanitario, ma in molteplici contesti. Ieri, 8 marzo, al dell’Acqua di Legnano abbiamo incontrato il videomaker Luca Mondellini, tra i professionisti impegnati nell’iniziativa. Oltre a realizzare video, questa figura professionale deve avere competenze i diversi ambiti, deve conoscere le tecniche di comunicazione, deve sapere usare le tecnologie per realizzare dirette e conoscere le dinamiche dei social.
Le presentazioni hanno permesso ai giovani di conoscere i percorsi di studio che permettono di accedere a ciascuna professione, le specificità delle stesse, le prospettive occupazionali, i punti di forza e le criticità, in una diretta interazione con i giovani, con l’obiettivo di favorire scelte consapevoli, che meglio realizzino le loro aspettative, valorizzando attitudini e personalità, con l’occhio attento ad una società in forte evoluzione e ad uno scenario lavorativo mutevole.
Quest’anno gli istituti coinvolti erano oltre 30 e gran parte dei relatori, dopo anni si connessione da remoto, sono tornati “in presenza”, per la richiesta di alcuni dirigenti scolastici. In alcuni casi gli studenti si sono connessi singolarmente con le cuffie con il professionista richiesto in modo da avere un ventaglio ancora più ampio di opportunità.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.