Il PGT di Legnano quartiere per quartiere: ecco il rione Legnarello di domani
Prosegue dal rione Legnarello l'approfondimento quartiere per quartiere di LegnanoNews dedicato al nuovo PGT di Legnano
Come cambieranno gli 11 quartieri di Legnano con il nuovo piano di governo del territorio adottato a dicembre? Dopo Mazzafame, San Paolo, Santi Martiri, Oltrestazione, San Martino, centro e Costa Castello, prosegue da Legnarello l’approfondimento rione per rione di LegnanoNews sulle previsioni del nuovo PGT, per dare uno spaccato della Legnano di domani disegnata dallo strumento urbanistico messo in cantiere dall’amministrazione comunale, anche se va detto che alcune previsioni hanno solamente carattere orientativo per la progettazione degli interventi che verranno realizzati e sono quindi, per così dire, flessibili.
Per Legnarello, quartiere da 1,1 chilometri quadri per circa 7mila abitanti, il 15% circa dei quali stranieri, il piano di governo del territorio punta sul verde e sulla riqualificazione e la creazione di spazi pubblici.
Il Parco ex ILA
Per Legnarello il PGT punta all’apertura e alla valorizzazione del Parco ex ILA, nato come area verde del Sanatorio Regina Elena, inaugurato nel 1923 per la cura della tubercolosi: per il polmone verde è prevista l’apertura sul fronte principale in via Colli di Sant’Erasmo e il collegamento con il bosco dei Ronchi con pavimentazione e percorsi ciclopedonali che migliorino la fruizione dell’area.
La nuova piazza Redentore
Il piano di governo del territorio adottato a dicembre prevede per il quartiere anche il miglioramento della vivibilità e della connessione di una serie di aree urbane con la riqualificazione e la creazione di spazi pubblici, come piazzette con arredo urbano e viali alberati che si uniranno ai percorsi ciclopedonali. È il caso ad esempio della nuova piazzetta del SS. Redentore, per cui lo strumento urbanistico prevede «la riprogettazione degli spazi pubblici e la pavimentazione di via Pio XI e via Barbara Melzi per creare luoghi sicuri di incontro e di servizio per i servizi scolastici adiacenti e la chiesa»
La nuova piazzetta S. Teresa
Nella stessa ottica, il PGT prevede un intervento per una nuova piazzetta S. Teresa valorizzando l’incrocio tra via Canova e via Battisti per fornire «uno spazio di aggregazione» per chi frequenta la chiesa di S.Teresa, il parco comunale Montegrappa e il campo da baseball e softball, collegata attraverso percorsi ciclopedonali all’ambito di Legnarello e al resto del territorio.
L’ospedale vecchio
Un tassello fondamentale per il quartiere sarà anche la riconfigurazione dell’ospedale vecchio, per il quale il PGT ha deciso di stralciare l’ambito di trasformazione lì previsto dal PGT 2.0, mantenendo di fatto il quadrilatero tra via Candiani, corso Sempione, via Canazza e via Colli di Sant’Erasmo di proprietà pubblica e facendone un’area destinata a servizi. Area che sarà oggetto di interventi di rigenerazione e ammodernamento delle strutture per le attività sanitarie che ospita: lavori che dovranno essere accompagnati «da una riorganizzazione delle aree interne e adiacenti tramite opportuni interventi di arredo urbano volti anche alla valorizzazione in modo da riconfermarlo come servizio di rilevanza sovracomunale».
L’ospedale vecchio di Legnano visto da Google Earth
Il primo padiglione dell’Ospedale di Legnano fu inaugurato il 18 ottobre 1903 e contava 40 posti letto: negli anni ’70 il nosocomio, che alla chiusura aveva 750 posti, arriverà a contarne un migliaio. Il progetto di massima per la struttura prevedeva la realizzazione di cinque padiglioni e di una palazzina per la direzione. Da lì, in oltre un secolo di storia (raccontato da Giorgio D’Ilario nel volume “1903 – 2003. Ospedale di Legnano, un secolo di storia”) l’ospedale è gradualmente cresciuto, di padiglione in padiglione e di reparto in reparto: tra gli ultimi, a cavallo del nuovo millennio, figurano la cardiochirurgia e i padiglioni destinati alle malattie infettive e al reparto maternità.
Intanto, però, si era fatta strada l’idea di un nuovo presidio ospedaliero, non più diviso in padiglioni: quello che sarebbe diventato il nuovo ospedale da 70mila metri quadri su cinque piani nel quartiere San Paolo, inaugurato il 4 febbraio 2010 in via Papa Giovanni Paolo II. Ben prima di traslocare, l’Ospedale di Legnano aveva segnato tappe importanti, diventando nel 1926 ospedale di circolo – e quindi riferimento anche per i comuni limitrofi fino ad allora costretti a dipendere dall’Ospedale Maggiore di Milano -, ottenendo il riconoscimento della prima categoria nazionale degli ospedali generali nel 1960 e venendo riconosciuto ospedale generale provinciale nel 1974.
Quasi 15 anni dopo la chiusura, il primo e più importante sviluppo per l’area del vecchio ospedale di Legnano è quello della Casa e dell’Ospedale di Comunità, le “costole” sui cui il PNRR ha inteso rifondare un sistema sanitario messo alle corde dalla pandemia e tuttora alle prese con una serie di criticità che lo costringono di fatto a navigare a vista. Obiettivi, peraltro, contenuti anche nell’atto integrativo al protocollo d’intesa per la valorizzazione e la riqualificazione del vecchio ospedale siglato nei mesi scorsi da Palazzo Malinverni con l’ASST, così come quello dell’attivazione della Centrale Operativa Territoriale e quello della realizzazione della sede della direzione del Distretto Legnanese.
Il vecchio ospedale, inoltre, andrà sempre più nella direzione di un polo per la sanità e il sociale anche attraverso la concessione in comodato d’uso al gratuito per 50 anni al comune di Legnano del primo piano dell’edificio ex Malattie infettive, dove saranno collocati servizi sociali erogati direttamente o tramite Azienda So.Le., e di due locali all’interno dell’ex portineria di via Candiani, di cui uno in condivisione, con il front-office del Punto unico di accesso. Inoltre il consultorio familiare e il servizio di Medicina legale, che ora si trovano al Parco ex ILA, saranno trasferiti nella Casa di comunità al termine dei lavori.
Foto in copertina da Google Earth
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.