Il palio di Legnano mantiene le sue unicità: sicurezza in pista, il purosangue, l’ingaggio del cavallo
Affollato l'incontro alla contrada San Bernardino sul tema "Palio di Legnano: la corsa ippica delle contrade”. Tra i tanti discorsi, una certezza, il nostro palio resterà unico in campo nazionale per diverse specificità
Anteprima di Palio, in ambito corsa, interessante, ricca di relatori, con la sala d’armi del maniero San Bernardino mai vista così affollata e carica di passione. Riuscita, insomma, la serata sul tema “Palio di Legnano: la corsa ippica delle contrade”, moderata da Sandro Marranini, giornalista tra i più apprezzati nel settore ippico, con la regia di Gildo Lilli, capitano non reggente della contrada biancorossa, sostenuto nell’iniziativa dall’attuale reggenza.
Tre ore e più vissute in maniera intensa e partecipata dal pubblico con gli interventi di Andrea Monaci, cavaliere del Carroccio; Luciano Vitabile, allenatore ed ex fantino; Elettra Merlini e Marco Salvadori, medici veterinari; Renato Bircolotti, starter e mossiere.
Nonostante la specificità tecnica e scientifica di alcuni discorsi, l’attenzione e la curiosità non sono mai mancate da parte dei presenti. Merito del tema, il cavallo, la corsa, la mossa, che tra i contradaioli fa salire sempre l’adrenalina, ma anche dei relatori, tutti bravi a mantenere alta la concentrazione.
In chiave Legnano, anche alcune anticipazioni e conferme importanti. La sensazione ormai è certezza, il nostro Palio rimarrà a lungo unico per progetti sulla sicurezza in pista (la prossima tappa sarà la zona della mossa più corta rispetto all’attuale), affetto per il cavallo purosangue, scelta dell’ingaggio preferito alla tratta.
Non è mancato un inevitabile ricordo di Alessandro Centinaio, veterinario scomparso esattamente due anni fa, per tutti considerato “una pietra miliare sulla strada di una corsa sicura per fantini e cavalli”.
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