Mancano vocazioni, ma i frati restano a Legnano: «Continueremo a seguire la Casa della Carità»
A causa della mancanza di un ricambio generazionale i frati, da settembre, non seguiranno più la chiesa Santa Teresa. La parrocchia entrerà nella Comunità pastorale del SS Redentore
Ormai ci siamo la chiesa parrocchiale Santa Teresa di Legnano sta tornando ad essere Chiesa del Convento. Un cambiamento già annunciato da tempo, che è ormai una realtà: tutte le parrocchie dell’Oltresempione (compresa quella dei Frati) entreranno a far parte della nuova Comunità pastorale alla quale farà capo la parrocchia Ss Redentore. Nel contempo, in questo momento di cambiamento, sino a settembre, nella chiesa Santa Teresa, resterà come parroco padre Fausto che è stato per diversi anni responsabile provinciale della Comunità carmelitana. Ed il suo compito in questo ruolo è quello di seguire questo cambiamento «già in essere e per tanti aspetti naturale visto che negli anni abbiamo sempre collaborato».
Padre Fausto è legnanese doc: nato e cresciuto a Legnano, suo nonno era l’ex sindaco Accorsi. Il frate sin dalla più tenera età ha frequentato la parrocchia Santa Teresa. Ed ha indossato il saio proprio perchè quando ha capito di aver la vocazione ha ricordato i frati di Legnano incontrati durante la sua giovinezza. Proprio per questo, il legnanese, sa bene quanto sia importante mantenere la presenza dei frati sul territorio. Allo stesso tempo è arrivato, però, il momento di fare un passo indietro e la motivazione è una sola: mancano vocazioni. «Non c’è ricambio generazionale. Questa comunità conta 15 frati, uno solo ha 40 anni ed è padre Girolamo Carella tutti gli altri hanno sui 70 e 80 anni. Perciò per mantenere la nostra presenza qui a Legnano abbiamo deciso di rinunciare al servizio della Parrocchia. Ed abbiamo optato ad un percorso di avvicinamento alla Comunità pastorale. In realtà è da diversi anni che abbiamo avviato cammini comuni come il consiglio pastorale, pastorale giovanile, pastorale familiare, percorso fidanzati, Iniziazione cristiana, benedizioni delle famiglie».
I frati però non spariranno, continueranno a seguire la Casa della Carità e le confessioni. «Restiamo nella comunità, solo con minor impegno rispetto a prima. Seguiremo la nostra vocazione mantenendo la nostra presenza nella mensa dei poveri».
La nuova Comunità pastorale e il ruolo dei frati
Sarà formata da tre Parrocchie: Ss. Redentore, Santi Magi e San Pietro. La Chiesa parrocchiale di santa Teresa tornerà ad essere Chiesa del Convento. Il territorio e le attività pastorali della Parrocchia di santa Teresa saranno accorpata alla Parrocchia del Ss. Redentore sotto la responsabilità del parroco e dei suoi stretti collaboratori. Ma la Casa della Carità rimarrà affidata ai Frati.
La Comunità carmelitana manterrà il servizio delle confessioni e la Casa della carità. «È precisa volontà dell’Ordine carmelitano e della Comunità pastorale dell’Oltresempione mantenere i rapporti di bella e proficua collaborazione che si sono sviluppare in questi ultimi anni, consapevoli dell’arricchimento reciproco nel servizio al Vangelo per le nostre Comunità».
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