L’ultimo saluto del ciclismo legnanese a Roberto Brugnoni, appassionato dirigente della Sportiva
Una folla ai funerali nella chiesa dei Santi Martiri, con in prima fila il presidente della FCI, Cordiano Dagnoni, quello della Legnanese, Luca Roveda e l'immancabile Pino Pagani
Una sciarpa rossonera sulla bara, accanto alla quale sono stati collocati i gagliardetti dell US Legnanese e dellla Federazione ciclistica italiana. In prima fila, famigliari e parenti, il presidente della FCI, Cordiano Dagnoni, quello della Legnanese, Luca Roveda, con l’immancabile Pino Pagani e poi tanti amici, appassionati di ciclismo come Roberto Brugnoni, 81 anni, deceduto improvvisamente nei giorni scorsi, lasciando un vuoto enorme nella Sportiva, di cui è stato dirigente per anni, insieme all’amata moglie Giuseppina Cittera.
«Roberto – ha ricordato il parroco dei Santi Martiri, don Walter Zatta – non amava farsi notare troppo, ma era sempre presente nelle sue varie passioni, così lo è stato qui in parrocchia, nell’ambito fotografico e in quello del ciclismo. Persona discreta e amabile che, dietro anche una facciata severa, aveva un cuore grande così. Oggi, qui in chiesa, siamo in tanti proprio perchè il suo servizio è stato sempre apprezzato».
Anche la US Legnanese ha voluto essere presente con un messaggio di cordoglio e di vicinanza ai famigliari: «Roberto, punto di riferimento per il club legnanese, ha dedicato 70 anni della sua vita al gruppo sportivo, incarnando i valori di amicizia e passione, di dedizione e impegno. Era molto di più di un ciclista, fedele tesserato e volontario della storica associazione per la quale il suo instancabile contributo è sempre stato prezioso: Roberto era un appassionato incrollabile dello sport in generale, e delle due ruote in particolare; un amico e una fonte di ispirazione per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Con profondo dolore, il Presidente, il consiglio direttivo e i soci dell’U.S. Legnanese stringono in un abbraccio la famiglia Brugnoni, continuando a ricordare Roberto e i suoi insegnamenti attraverso l’impegno e la passione per lo sport».
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