Cala il sipario a Legnano su “L’incantesimo della nostalgia”, raccontato in un nuovo libro
La presentazione del libro, promosso da Giuseppe Calini, ha rilanciato storie e personaggi che hanno fatto grande Legnano
Serata dedicata a Legnano e ai tanti legnanesi che hanno contribuito a far crescere la città in tanti settori. Protagonista anche in questa occasione Giuseppe Calini, promotore di un secondo volume dedicato alle storie e ai personaggi che in questi ultimi periodi hanno animato le serate nella Sala Blu del Welcome Hotel di Legnano,
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La presentazione de “L’incantesimo della nostalgia, storie che rimarranno per sempre”, firmato da Maura Giunta e pubblicato da Macchione editore ha riempito di “legnanesità” la Sala Giare di Vialla Jucker, con in prima fila il sindaco Lorenzo Radice e il presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bononi.
Nel susseguirsi di personaggi raccontati nel libro, Calini ha ricordato come «questa sera cala il sipario sull’ Incantesimo della nostalgia. Ecco cosa rimane, per fortuna rimangono questi volumi e anche se il tempo ha già cancellato negozi e insegne, in questi libri, rimane per sempre il ricordo. Ma non si può vivere di passato, ecco perché vi dico che questi volumi siano sprone per costruire un futuro migliore, degno del nome della nostra grande città. Lo dobbiamo ai nostri nonni come riconoscenza, lo dobbiamo ai nostri figli come dovere».
Ecco così sfilare ancora una volta la cartoleria Cremonesi, la Fonderia Carroccio, l’enoteca Longo,l’ottica Gallo,
Sandra Musazzi ci ha raccontato del papà Felice, Norberto Albertalli, La modellistica del Carroccio, Pietro Cozzi e le sue Alfa, pompe funebri Salmoiraghi, Rebolini, Franco Bononi e la Famiglia Legnanese, la gioielleria Sironi, Giordano Fenocchio, Maurizio Albè, Alberto Destry Destieri, i Legnanesi con l’omaggio a Ernesto Parini, la storia del teatro Galleria, Sergio Allegrini, Luciano Cassina e i personaggi del Palio, o meglio del Carroccio di Legnano,
Legnanonews, Max Pisu, Paolo Heiniger e la “sua” torre di Pisa, la ditta Calini, Giorgio Alisi con i suoi disegni per Quattroruote, Pier Luigi Dell’ Acqua, Alberto Landoni, i sindaci Alberto Centinaio, Giambattista Fratus, Lorenzo Radice, Giorgio Brun, Virginio Poretti, Flavio Giranzani e il Cineforum, Vittorio Prandoni, Luca Roveda con il caro papà Arcangelo, Luciana Beretta e il suo amore per la Frascold, il Giorno, la Prealpina, Sempione news, l’US Legnanese, l’AC Legnano, la storia della Franco Tosi, la storia delle biciclette Legnano, il Legnano Basket,
la libreria Nuovaterra, l’Autoricambio, Giuseppe Scarpa, i medici che ci hanno curato nel terribile periodo del covid la Luna nel pozzo, le Barbara Melzi con Flavio Merlo, i migliori fotografi di Legnano, Fossati arredamenti,
De Giovannini.
La chiusura ha rinnovato l’appello contenuto nella prefazione del volume, scritta dal nostro direttore Marco Tajè: «Ogni serata nella Sala Blu è stata una lezione, un corso di aggiornamento. Calini dice che gli incontri sono davvero finiti. Noi ci auguriamo di no, perchè abbiamo sempre voglia di legnanesità, di imparare ancora da chi Legnano ha contribuito davvero ad amarla e a farla crescere. Giuseppe, ripensaci», l’invito finale. Calini, lo ascolterà?
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