Amarcord a Legnano: “La gente cambia, ma la voglia dei ricordi resta”
Dopo la serata per la presentazione del volume “L’incantesimo della nostalgia”, il pensiero di Nicola Cavallari per il ricordo della Cartoleria Cremonesi
Devo ringraziare Giuseppe per aver ancora una volta ricordato la nostra Cartolibreria Cremonesi, la nostra Famiglia,il nostro Papà. Ieri sera ho pensato: ”Ecco, questa volta non riuscirò a controllarmi, questa volta piango”. E invece no, ancora una volta mi sono commosso senza esternarlo, non riesco… ma sono fatto così, le mie emozioni rimangono dentro di me.
Cala il sipario a Legnano su “L’incantesimo della nostalgia”, raccontato in un nuovo libro
Adesso però in qualche modo le sto esternando… Chiudere un’attività come la Nostra non è facile, ci vuole coraggio, deve prevalere la razionalità sul coinvolgimento emotivo. Ma la razionalità non cancella tutto il resto, nella consapevolezza di aver fatto tanto e bene (concedetemelo), rimane un vuoto. Tutti i giorni, senza saltarne uno, ci pensi. In una serata come quella di ieri sera poi… non vi dico. Ma questo fa parte del gioco, quel gioco che il mondo ci ripropone da sempre e che si chiama cambiamento, evoluzione, progresso. Questo genera nascita e morte di grandi e piccole imprese che contribuiscono allo sviluppo e al miglioramento della nostra società. Le cose cambiano, le abitudini e le necessità cambiano, la gente cambia. Quello che i nostri nonni hanno intelligentemente pensato che fosse la cosa giusta da fare non è detto che rimanga nel tempo la cosa giusta da continuare a fare. Rimane inalterata la voglia di ricordi, di non cancellare quello che è stato, di avere sempre con noi la memoria di ciò che abbiamo vissuto, ciò che ci ha fatto stare bene, che ci ha fatto crescere così come siamo, e che, anche se non c’è più, ci accompagnerà sempre.
Grande è la gratificazione che ti danno le persone che sempre, in occasioni diverse, nella quotidianità, ti salutano e ti sorridono volentieri, non ti dimenticano, facendoti capire che sei stato parte della loro vita, che sei riuscito a costruire dei rapporti che nonostante l’uscita di scena rimangono. La fine della serata, scegliendo l’amico Luciano Cassina per la lettura della lettera che Giuseppe ci ha scritto quando abbiamo chiuso l’attività, è stata la conferma di quanto detto prima. Luciano ha interpretato il sentimento di Giuseppe Calini e l’ha fatto suo, facendoci un regalo impagabile.
Ne traggo da tutto questo che il mondo è ancora abitato da belle persone, che sono la maggior parte, che hanno voglia di relazioni, che vivono le relazioni come essenza fondamentale della nostra vita. Rincasando pensavo: “possibile che non vivremo più serate come questa?” Di cose da raccontare ce ne sarebbero ancora tante, non ancora citate per mancanza di tempo non perché meno importanti. La squadra che ha lavorato fino ad ora per realizzare tutto questo è formidabile e sarebbe in grado di fare ancora tanto. Sarebbe un grande impegno, un grande sforzo e capisco che non è facile. Giuseppe, se avrai ancora voglia di continuare questo meraviglioso lavoro, se lo vorrai, sarò al tuo fianco, prometto.
Grato per quanto hai fatto e per l’attenzione che ci hai dedicato voglio ringraziarti ancora una volta, a nome mio e della mia Famiglia, e questa volta pubblicamente.
Un abbraccio a te e alla tua splendida Famiglia.
Nicola Cavallari detto Cremonesi
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