“Chi ha paura dell’uomo nero”, un libro prezioso per la Giornata del Ricordo
Un romanzo potente e vivo, che trasmette lo sgomento e le domande di chi è troppo piccolo per capire, ma intuisce la portata storica di quello che sta vivendo
Chi ha paura dell’uomo nero
di G. Fiorentin
e. Corbaccio
€ 18.90
“La Guerra è la figlia di Egoismo e Invidia, ha sempre fame, dove passa distrugge tutto. Crudele, senza pietà nè misericordia, si abbatte sui paesi come un uragano e dove passa semina la morte, perchè solo con la morte di coloro che sono sulla sua strada i suoi genitori saranno soddisfatti”: così la nonna descrive alla piccola Maddalena l’atroce guerra che ha obbligato lei a la sua famiglia a lasciare la loro bella casa istriana per riparare in quella parte di Italia che non li considera italiani, anzi fa di tutto per rimandarli da dove sono venuti, anche se là ormai ci sono solo morte e distruzione.
Dopo l’annuncio alla radio del Maresciallo Badoglio, l’8 settembre del 1943, che dichiara la resa del Paese agli inglesi e agli americani, l’esercito italiano è allo sbando. La popolazione istriana resta priva di ogni difesa mentre il generale Tito e i suoi partigiani avanzano per annettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle milizie della Repubblica sociale. Tra il 1943 e la fine della guerra, e soprattutto dopo il 1945, una crudele pulizia etnica costringe trecentomila italiani, di cui settantamila bambini, a lasciare l’Istria e a trovare ospitalità altrove, spesso accolti con ostilità dalle popolazioni locali.
Maddalena, figlia del medico condotto e alter ego dell’autrice, ha otto anni quando è costretta abbandonare per sempre la sua terra, il suo mare e il suo mondo di sogni, colori e profumi. Per molto tempo ha racchiuso in sé il loro ricordo e, dopo vent’anni, decide di ritornare con il marito e due figli in quei luoghi e a quegli anni per raccontare la sua storia e quella di tanti bambini che, come lei, sono stati strappati dalla loro infanzia e dalle loro radici.
Il dramma degli esuli istriani e dalmati dall’Armistizio del dopoguerra, attraverso lo sguardo di una bambina costretta ad abbandonare casa sua e il mondo conosciuto. Un romanzo potente e vivo, che trasmette lo sgomento e le domande di chi è troppo piccolo per capire, ma intuisce la portata storica di quello che sta vivendo. Un libro prezioso.
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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