Salma Hayek è diventata mamma a 41 anni, Monica Bellucci ha avuto la seconda figlia poco prima di compierne 46, Halle Berry quando è nato il secondogenito stava per compierne 47: un figlio a 40 anni non è più un’eccezione. E non è nemmeno una prerogativa delle celeb. Lo raccontano, per rimanere nei confini del nostro territorio, le statistiche sull’età delle partorienti relative all’Ospedale di Legnano, che lo scorso hanno ha registrato complessivamente 935 parti: la stragrande maggioranza delle partorienti, ovvero 870, aveva meno di 40 anni, ma in corsia sono passate anche 61 mamme tra i 40 e i 45 anni e 4 con più di 45 anni.

Ma perché si aspetta sempre di più? A questa domanda non c’è una sola risposta: c’è chi aspetta l’uomo giusto, chi ancora è in cerca di un lavoro stabile e in linea con le proprie aspettative, chi è alle prese con una cicogna che si fa desiderare. Il fatto di fatto, però, rimane, e per questo LegnanoNews ha deciso di raccontare le storie di chi è diventata mamma un po’ più tardi della media (qui il form per raccontare la vostra esperienza).

Come Daniela, mamma per la seconda volta a 40 anni dopo aver atteso prima l’uomo giusto e poi il posto fisso. «Ho due figli: il primo ha 4 anni e l’ho avuto a 36 anni; il secondo a 40, è nato 5 mesi fa – ci racconta -. Li avrei fatti anche prima, ma non avevo ancora trovato la persona giusta. Nel 2013 poi ho conosciuto il mio attuale marito, ma ai tempi non avevo ancora un posto di lavoro fisso. Nel 2015 mi hanno finalmente assunto con un contratto a tempo indeterminato e come prima cosa l’anno successivo abbiamo comprato casa. Ci siamo sposati a giugno 2018 e a giugno 2019 sono diventata mamma per la prima volta: volevamo un secondo figlio che però si è voluto fare attendere ed è nato ad agosto 2023».

E se una maternità a 40 anni non è solo rose e fiori, ha regalato a Daniela una consapevolezza che solo qualche anno prima non ci sarebbe stata. «I contro di avere figli a questa età sono due – conclude Daniela -: il primo è sicuramente il fatto di non avere più le energie di una volta, per cui ti stanchi più facilmente e se il bimbo non dorme la notte la giornata successiva è più pesante da affrontare; il secondo è il pensiero che quando i figli cresceranno non avranno dei genitori giovani e magari attivi. I pro, però, sono tanti: soprattutto, si è più consapevoli e maturi per affrontare la crescita di un figlio».