Una Milano nerissima in “L’enigma della carta Varese”
Domenico Wanderlingh ha la capacità di portare il lettore negli anfratti più neri della società contemporanea, riuscendo a stupire e divertire nello stesso tempo. La recensione di Amanda Colombo de La Galleria del Libro
L’enigma della carta Varese
di D. Wanderlingh
ed. Guanda
€ 19.00
Il 2024 si apre con un noir che aspettavo da tanto: Domenico Wanderlingh ha la capacità di portare il lettore negli anfratti più neri della società contemporanea, riuscendo a stupire e divertire nello stesso tempo. In questo nuovo romanzo ritroviamo Anita Landi, già protagonista di due volumi sempre ambientati in una Milano piena di ombre.
Una mattina di ottobre, in un lussuoso appartamento di piazza Giovine Italia vengono rinvenuti i cadaveri di due donne, Virginia Contini ed Elisa Boari, madre e figlia. La domestica, il custode del palazzo e i vicini raccontano di discussioni animate tra le due, tanto da far ipotizzare agli inquirenti una lite violenta sfociata in tragedia. D’altronde sembra che l’odio di Elisa per la madre fosse davvero profondo.
armadi antichi: da dove viene il frammento stretto fra le dita della ragazza? E quale ruolo ha Sandro Boari, ex marito di Virginia, già indagato dall’Interpol per riciclaggio, ma che per il giorno della morte delle donne a lui vicine ha un alibi di ferro?
L’indagine di Anita la porterà a rovistare tra segreti, maldicenze e ipocrisie si celano appena sotto l’apparente integrità della borghesia milanese, composta da giovani annoiati alla ricerca di emozioni, signore annoiate alla ricerca di soddisfazione e uomini ambiziosi alla ricerca di una posizione.
Un romanzo nerissimo, pieno di sottotrame che fanno riflettere su chi siamo oggi, su cosa siamo diventati. Assolutamente da leggere!
Amanda Colombo – Galleria del Libro
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