“Piazza Borsani intitolata a Teresa Sarti e Gino Strada”. Torna la richiesta della Rete Antifascista a Legnano
La rete antifascista Altomilanese torna a chiedere l'intitolazione di piazza Borsani a Teresa Sarti e Gino Strada. Di seguito il comunicato stampa
La rete antifascista Altomilanese torna a chiedere l’intitolazione di piazza Borsani a Teresa Sarti e Gino Strada. Di seguito il comunicato stampa
Stiamo vivendo momenti drammatici, in cui la guerra sempre più minaccia la sopravvivenza di interi popoli, minando nel profondo le basi stesse della convivenza civile e ogni principio di umanità.
Ci manca lo sguardo di Gino Strada sugli accadimenti del mondo, mentre risuona in noi il suo monito: «Se la guerra non viene buttata fuori dalla storia dagli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia”
così come il suo incoraggiamento a lavorare per realizzare l’utopia di un mondo senza guerra:
“Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità”. In ogni guerra, Gino Strada e Teresa Sarti sono sempre stati in prima linea, non con le armi e gli elmetti, ma con i camici e il sentimento di fratellanza tra i popoli. Con la loro stessa vita essi non solo hanno testimoniato un profondo senso di umanità, ma hanno rappresentato perfettamente i valori della nostra Costituzione e della nostra Repubblica, nate dalla lotta di resistenza partigiana e fondate su antifascismo, pace, uguaglianza e libertà. Valori che ci impegnano a compiere delle scelte: “Il ripudio della guerra è un valore sacro e uno dei pilastri portanti della nostra Repubblica. Ripudiare la guerra significa eliminarla dalle nostre coscienze, ma anche rifiutarsi di entrare in vecchi e nuovi conflitti, liberare il nostro Paese dalle servitù militari, uscire da ogni alleanza militare, ridurre drasticamente la produzione e l’esportazione di armi, ridurre i costi delle forze armate
riconvertendoli in uso civile e sociale”
Per la loro vita esemplare, tanti cittadini hanno chiesto che a Legnano venga titolato un luogo a Gino Strada e Teresa Sarti, come avvenuto in altre città italiane. Non un luogo qualsiasi, ma il piazzale antistante una scuola, il Liceo Galileo Galilei. Oggi quel piazzale porta il nome del gerarca fascista Carlo Borsani, figura di spicco nella Repubblica di Salò, propugnatore dell’ideologia della guerra a cui esortava i giovani legnanesi ad arruolarsi, premiato per le sue azioni contro la resistenza durante l’aggressione alla Grecia, fautore del “nuovo ordine europeo promesso dal Duce e dal Fürer”. Dopo quasi nove mesi dalla presentazione delle firme raccolte per Piazza Teresa Sarti e Gino Strada, la richiesta dei cittadini rimane ancora senza risposta.
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