“Matassa” IMU da sbrogliare per l’ex Ospedale di Legnano
Sarà la giustizia tributaria a verificare l'imponibilità ai fini IMU delle aree del vecchio ospedale di Legnano non più usate a scopo socio-sanitario e di quelle dell'ospedale nuovo adibite ad attività commerciali
Da un lato c’è il vecchio Ospedale di Legnano, con tutti gli edifici tra via Candiani e via Canazza che oggi non sono più utilizzati per attività socio-sanitarie. Dall’altro c’è il nuovo ospedale nel quartiere San Paolo, con gli spazi dedicati ad attività di carattere commerciale pur rientrando nel complesso della struttura ospedaliera. Due partite diverse, certo, ma con una domanda di fondo che non cambia: per queste aree è dovuto il pagamento dell’IMU al comune di Legnano da parte dell’ASST Ovest Milanese?
La matassa, che poco ingarbugliata di certo non è, sarà sbrogliata dalla Corte di Giustizia Tributaria di Milano, chiamata in causa da quello che formalmente è un ricorso presentato dall’azienda socio-sanitaria territoriale ma nei fatti assume quasi i contorni di una richiesta di parere che arriva tanto dell’ASST, quanto da Palazzo Malinverni. Anche perché la cifra di cui comune e ospedale devono definire le sorti è di diverse centinaia di migliaia di euro: non proprio noccioline, insomma.
Un primo riscontro, peraltro, dalla Corte di Giustizia Tributaria è già arrivato: la giustizia tributaria, infatti, ha già emesso una sentenza – anche se “solo” di primo grado – in relazione ad alcune annualità confermando l’imponibilità ai fini IMU degli immobili commerciali all’interno del nuovo ospedale e di quelli del vecchio ospedale che non risultano ad oggi utilizzati per attività socio-sanitarie. Un ricorso, però, ancora pende per altre annualità per le quali ASST si era già rivolta al giudice, e quindi dovrà esserci una nuova sentenza, mentre per gli anni già vagliati dal giudice c’è ancora il secondo grado di giudizio.
Tanto la macchina giudiziaria quanto quella amministrativa, peraltro, devono fare i conti anche con un altro tassello, ovvero la possibilità di accertamento con adesione ancora aperta per alcune delle annualità intorno alle quali si discute. Il risultato verosimilmente sarà una trattativa che metterà ancora una volta al tavolo comune e ASST per un accordo da definire in sede stragiudiziale che chiuda una volta per tutte la questione.
Foto di archivio
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