E’ morto proprio nel giorno del suo 84° compleanno. Una data fatidica, il 30 dicembre, per Virginio Poretti, Gigi per tutti. Se ne è andato un uomo di Palio, un imprenditore avveduto, un artista vivace, un riconosciuto sportivo. In sintesi, un uomo buono, che ha saputo essere un legnanese esemplare e che ha saputo farsi amare in maniera universale.

Poretti l’ha sempre fatto, ma l’ha sempre tenuto per sè. Parliamo dell’aspetto solidale della sua vita. Ha aiutato tutti senza alcun fine personale. Anche l’ultima sua presenza pubblica ne è stata una testimonianza. La festa di Natale con “La Panchina”, associazione di cui è stato apprezzato presidente, l’aveva voluta fortemente, nonostante fosse reduce da un ricovero ospedaliero. Gli amici volevano convincerlo per un rinvio all’Epifania. Niente da fare. Lui l’ha imposta, quasi consapevole che sarebbe stato il suo saluto alla città. E anche questa festa aveva un carattere di solidarietà nello spirito della associazione e del suo carattere, appunto, di uomo buono.

La contrada, la “sua” contrada, La Flora, dove ha ricoperto tutte le cariche, quindi il Collegio dei capitani e delle contrade come gran maestro, gli hanno dato la maggior visibilità. Ma Poretti è stato uno stimato imprenditore con la Duplotex, quindi giocatore nelle giovanili lilla e sponsor della squadra in C1 con la presidenza Villa. All’interno del maniero rossoblu aveva allestito il suo studio artistico. Ha regalato quadri a tanti, tanti amici senza mai chiedere nulla in cambio.

Dopo sette mesi esatti, Poretti raggiunge l’amata moglie Marisa, una coppia che lascia un profondo esempio nell’aver sostenuto i veri valori della famiglia e di una intera comunità.

Le esequie si terranno mercoledì 3 gennaio, alle 14, nella chiesa Santi Martiri di Legnano. La tumulazione avverrà al cimitero di Arconate

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Il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade Raffaele Bonito insieme al suo Vice Tiziano Biaggi e a tutto il Direttivo esprimono profondo dolore per la scomparsa del Past Gran Maestro Virginio Poretti. A nome di tutti i soci del Collegio porgono le più sentite condoglianze alla famiglia e si stringono intorno al Consigliere Cristiano. Virginio Poretti è stato Capitano della contrada La Flora dal 1977 al 1981 e dal 1982 al 1987. Gran priore dal 1994 al 1999 e Gran Maestro dal 2001 al 2005. Nel 2002 aveva portato il Palio di Legnano a sfilare per le vie di New York in occasione del Columbus Day.
Legnano e il suo Palio perdono un grande uomo.

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La notizia del lutto è un dispiacere immenso. Gigi è stato un amico con il quale ho condiviso tante, belle esperienze contradaiole. E’ stato una persona schietta, vero esempio per la generazione del mio Palio. Ciao, gran maestro. Un abbraccio a Cristiano e famiglia
Alberto Oldrini

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Il presidente Gianfranco Bononi e tutto il direttivo della Famiglia Legnanese, il ragiù e presidente Giuseppe Colombo della Fondazione e della Immobiliare Famiglia Legnanese, con il consiglio di amministrazione manifestano il più profondo cordoglio per la scomparsa dell’amico e past gran maestro Virginio Poretti e si stringono attorno al figlio Cristiano e ai famigliari. In particolare, il presidente Bononi ricorda i tanti anni trascorsi con Poretti per sostenere il Palio di Legnano in tutte le sue iniziative. Tra queste la trasferta a New York con la sfilata lungo la Quinta Strada.

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Gigi ho avuto modo di conoscerti sotto due aspetti ,come uomo e come paziente. La nostra frequentazione risale a tanti anni fa in contrada. Ricordo il momento in cui tu hai voluto che fossi il tuo successore alla carica di Gran Priore della Contrada la Flora nel 2000.Di contro come con alcuni uomini di Palio ti vorremmo fortemente come Gran Maestro. Votazione che fu osteggiata da taluni anche politici del tempo. Rivelatasi, invece, vincente per tutto ciò che hai fatto durante il tuo mandato, che ha dato lustro al mondo del Palio. Ricordo la visita a Roma ed il momento in cui tra l’emozione generale consegnasti nella mani di SS. Papa Giovanni Paolo II la riproduzione della Croce Pettorale, Il cui ricordo fotografico è immortalato nella sala del consiglio di contrada. Come paziente il nostro rapporto è stato caratterizzato dalla fiducia estrema che avevi nei miei confronti. Hai veramente combattuto tante battaglie e solo alla fine il tuo fisico debilitato ha ceduto. Da ultimo ricordo quanto mi dicesti in occasione della dipartita di Marisa, che oggi risuona come un presagio. Ora, deposte le armi come un gran combattente, riposa in pace.
Con affetto e stima Ruggero Sormani