Indagato un 31enne per le due spaccate di maggio al Caffé De Bernardi di Legnano. L’uomo, residente dell’Alto Milanese, in due diverse occasioni si era introdotto nel locale di via XX Settembre e a giugno aveva rapinato una donna in corso Italia, reato per cui si trova tuttora ai domiciliari.

Le indagini dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Legnano sono partite dall’ipotesi che il negozio fosse stato preso di mira come “bancomat” da un uomo che conosceva bene il luogo e che sfruttava le zone d’ombra della vita cittadina. Così i poliziotti si sono mossi con sopralluoghi, mappatura degli impianti di videosorveglianza comunali e privati dell’area e visione delle immagini estrapolate, che poi si sono rivelate risolutive per le indagini.

L’analisi del traffico telefonico del sospettato, poi, ha permesso di appurare che le celle agganciate dall’utenza del 31enne si trovavano in zone compatibili con la sua presenza sul luogo del reato e avevano anche generato traffico durante l’ultima spaccata, la seconda in meno di dieci giorni e la quarta denunciata dai titolari dell’attività.

Da lì è scattata la perquisizione nell’abitazione dell’uomo, dove sono stati rivenuti e sequestrati gli abiti indossati nelle spaccate di maggio: una prima volta, il 19 maggio, l’uomo si era introdotto nell’attività commerciale dell’Oltrestazione usando un sasso e aveva rubato delle monete, per poi riprovarci una decina di giorni dopo, il 28 maggio, quando aveva infranto la vetrata del locale senza però trovare poi nulla da rubare.