Riceviamo e pubblichiamo il bilancio 2023, le riflessioni e gli auguri per il 2024 del sindacalista del sindacato Scuola Cgil, Pippo Frisone

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Il mese di dicembre, si sa, è sempre un mese di bilanci. Si chiude l’anno solare e si gettano le basi per l’anno nuovo. Nella scuola dicembre è sempre stato un mese pieno di sorprese, festività natalizie e di regali. Anche il governo di destra non si sottrae a questa ricorrenza, confezionando il suo pacco di Natale pieno di tante novità.
– Il dimensionamento in Lombardia, triennio 2024/2027 da 1.113 scuole a 1.096 ( -17 )

– Al via le iscrizioni dal 18 gennaio al 10 febbraio con le seguenti novità nel secondo ciclo:
– Iscrizioni ai percorsi quadriennali sperimentali filiera tecnologico-professionale
– Attivazione del liceo made in Italy
– Anticipazione sullo stipendio di dicembre, accanto alla tredicesima, della indennità di vacanza contrattuale 6,7 volte l’ammontare annuale, per una media netta di € 576,93. Importo che sarà assorbito col rinnovo contrattuale prossimo venturo ( 22/25)
– Sottoscrizione definitiva entro fine dicembre dell’ipotesi contrattuale del 14 luglio 2023 che comporterà un aumento medio di ulteriori 18 €
– Bandito concorso PNRR a 30mila posti, con una riserva di posti ai precari triennalisti degli ultimi 5anni, scadenza domande 9 gennaio 2024
– Nuove modalità di acquisizione dell’abilitazione con 60 CFU presso le Università nel 2024, con soli 30 CFU per altra abilitazione per i docenti già abilitati.

PESA IL TREND DECRESCENTE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA

Su tutto grava un preoccupante trend decrescente della popolazione scolastica. Si stima un calo dai 7,4 mln del 2021 a poco più di 6mln nel 2031 con una perdita annua 110-120mila studenti. A Milano il calo annuo oscilla tra 4-5mila.

Nei prossimi 5 anni chiuderanno almeno 1.200 scuole tra statali e paritarie. Invece di sfruttare in senso positivo tale fenomeno, alleggerendo il numero degli studenti nelle cosiddette classi pollaio, anche questo Governo non sfugge alla tentazione di fare cassa. Mentre si lasciano invariati i parametri massimi di formazione classi, 29 Infanzia, 27 primaria, 28 media, 30 superiori, si innalzano, invece, da 600 a 900 i valori minimi per mantenere le unità scolastiche, mentre incombe sullo sfondo lo spettro dell’Autonomia differenziata delle Regioni. Un dicembre fatto di promesse al ribasso, di sperimentazioni affrettate, di riforme divisive e piccole mance elettorali. E nel disagio economico-sociale in cui versa il Paese,pesa ancor di più la distanza dalla media dei salari europei che fa il paio con la resistenza governativa all’introduzione del salario minimo da un lato e con i gravi ritardi nel rinnovo dei contratti nel pubblico impiego dall’altro. Mentre piovono sulle scuole oltre 12Mld del PNRR, non si nascondono le difficoltà di progettazione, coinvolgimento del personale e messa a terra dei progetti. Siamo solo all’inizio ma questo è un bilancio con luci ed ombre che sulla salute della scuola italiana ci dirà tante cose, a partire dalla capacità di spesa e l’efficentamento del sistema.

Si coglie l’occasione per rivolgere agli studenti, ai genitori, a tutto il personale scolastico i migliori auguri di buon Natale e Capodanno.
Pippo Frisone
Flcgil Legnano