150 nuovi alberi a Legnano fra Parco Castello, parco Falcone e Borsellino e via Gilardelli
Sono gli alberi arrivati oggi nella sede di Amga e destinati a essere piantati in tre zone della città: la maggior parte sarà piantumata al Parco Castello che a seguito dei fenomeni di maltempo ha perso 300 piante
Iniziano le prime piantumazione nella città di Legnano per sostituire le piante malate o abbattute per il maltempo. Sono 150 nuovi abitanti che cominceranno a mettere le radici a Legnano da lunedì 18 dicembre (e non il 15 come inizialmente annunciato ndr): sono gli alberi arrivati oggi nella sede di Amga e destinati a essere piantati in tre zone della città: si comincerà dal Parco Falcone e Borsellino, si proseguirà in via Gilardelli e si concluderà con la parte dell’intervento più consistente nel Parco Castello.
Nel Falcone Borsellino Amga procederà a piantare una dozzina di alberi che, per una parte, sostituiranno quelli morti, di cui si sta completando la rimozione, e che, complessivamente, andranno a incrementare il patrimonio arboreo dell’area verde. In via Gilardelli saranno invece messe a dimora cinque nuove piante nell’aiuola lungo la ciclabile e di fronte alla sede degli uffici comunali. La parte rimanente degli alberi sarà piantata nel Parco Castello; un intervento già annunciato la scorsa primavera nell’ambito del progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’area verde. Nel Parco erano già stati programmati i tagli di oltre cento alberi malati; numero cui si sono aggiunti, durante i lavori, altri alberi secchi o a fine vita e, a seguito dei fenomeni di maltempo a luglio, alberi caduti o successivamente abbattuti per un totale di 300 alberi.
Le piante saranno disposte e opportunamente distanziate nell’ottica della trasformazione di quest’area verde da bosco di conifere molto sensibili ai cambiamenti climatici a parco di latifoglie, quindi sulla tipologia di paesaggio di forma naturale con aree alberate ed aree a radura (disposti a filari o a ferro di cavallo).
Le specie d’alberi scelte, per una migliore resistenza ai cambiamenti climatici, sono quelle autoctone, quindi tipiche della pianura lombarda, fra cui tigli, querce, liriodendri, frassini, gelsi, ciliegi, olmi, ippocastani e ontani. Le piante hanno un’altezza di cinque metri, quindi già sufficientemente cresciute per garantire la copertura di una superficie di quasi un ettaro e una considerevole capacità di assorbimento dell’anidride carbonica. Le 150 piante che saranno messe a dimora andranno a coprire una superficie verde di circa 8000 metri quadrati con una capacità di stoccaggio di CO2 di 5000 kg/anno per singolo albero maturo e un abbattimento di PM10 di circa 0,2 kg/ anno per albero.
Si tratta della prima tranche di nuovi alberi: l’obiettivo, da qui alla fine di marzo, quando si concluderà la stagione delle piantagioni, è di mettere a dimora un altro centinaio di nuovi alberi.
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