«Bisogna combattere le notizie false: innanzitutto questo Governo non ha tagliato i fondi della prevenzione del 70%, ma bensì incrementato tali risorse, che da 17 sono passati a 30 milioni, con un incremento dell’80%. – ha precisato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Maira Cacucci nel corso del dibattito in Consiglio Regionale contro la violenza sulle donne, con un minuto di silenzio, a ricordo e nel nome di Giulia Cecchettin – Il DDL Roccella è un ulteriore passo in avanti, ma non è sufficiente; è stato infatti stanziato anche un milione di euro per il recupero degli autori delle violenze al fine che non si ripetano queste efferatezze, oltre ai 5 milioni già stanziati altri 9 milioni per la prevenzione primaria, 15 milioni per il progetto di educazione sentimentale e sensibilizzazione nelle scuole, le risorse per le case rifugio innalzate da 35 a 55 milioni di euro e reso strutturale il reddito di libertà di donne vittime di violenza così come è anticipato il risarcimento con la provvisionale a favore delle vittime e aventi diritto. Donne, famiglia ed orfani vittime sono al centro di questo Governo. Le donne devono essere libere di essere libere».

«Occorre una diffusa cultura del rispetto e della parità di genere ad iniziare dall’ambito della scuola primaria ed in ogni luogo di vita. Amore non è possesso né ossessione, ma rispetto dell’altro da me. Un plauso va alle Forze dell’Ordine ed a tutta la rete a supporto delle donne, a cui va ogni nostro sostegno così come ai familiari delle vittime.” – così ha commentato il capo gruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia – Il dibattito, che si è svolto in occasione della seduta del Consiglio regionale, ha visto l’intervento introduttivo di Federico Romani, presidente del Consiglio regionale a cui è seguita la relazione sugli interventi attuati dalla Regione a sostegno delle donne, da parte dell’ Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini.

Il Presidente del Consiglio Regionale, Federico Romani ha evidenziato nel suo intervento introduttivo come «Questa terribile vicenda ci racconta, ancora una volta, come la violenza contro le donne debba essere combattuta con le armi della prevenzione, del contrasto, della tutela e del sostegno alle vittime. Sono 105 le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno. Una ogni 2 giorni e mezzo. 105 nomi e 105 storie di dolore e sofferenza. 105 vite spezzate, 105 sguardi e sorrisi, 105 famiglie la cui vita è cambiata per sempre. Il Consiglio regionale, da parte sua, ha approvato una mozione con cui propone che il femminicidio di una donna incinta sia considerato duplice omicidio, per la mamma e per il bambino. Un gesto di civiltà giuridica e la risposta a una strage infinita. Accanto agli strumenti legislativi, dobbiamo continuare a programmare e sviluppare politiche concrete, come sta già facendo la “rete” sul territorio, formata da istituzioni, associazione e Forze dell’Ordine a cui va il mio grazie. Ma non basta. La violenza contro le donne – qualsiasi forma di violenza – è, prima di tutto, una battaglia culturale».