PGT a Legnano, si torna in aula. Fratelli d’Italia all’attacco: “Il disastro è imminente”
Negativo anche il giudizio sulla vicenda Tirinnanzi: "Esistono mille interrogativi sulla stagione cartellonistica e i relativi abbonamenti. Interrogativi ad oggi senza risposte"
Si torna a parlare di PGT in sala consiliare. Dopo la seduta di settimana scorsa e due incontri, sempre più che vivaci, in commissione, stasera, 27 novembre, il consiglio comunale riprende l’esame dei 60, più o meno, emendamenti presentati dalle minoranze.
In giornata, l’annuncio della riunione è stato anticipato da un commento del Circolo Carlo Borsani – Fratelli d’Italia che ha subito promosso la presidenza di Daniela Laffusa («che ha brillantemente eclissato il
titolare della poltrona, uscito senza speranze dal confronto») e bocciato «la vergognosa rappresentazione data da assessori in evidente stato di difficoltà, se non di totale inadeguatezza, nel rispondere a domande fondamentali poste in merito a due argomenti specifici».
Il primo commento di Fratelli d’Italia riguarda «la farsa del bando per il Teatro Tirinnanzi. Ora, forse non tutti sanno che a fronte di più proposte giunte a concorso per l’assegnazione della gestione del teatro, quella con la miglior offerta economica sia stata respinta senza alcuna motivazione. La questione è stata portata in giudizio e l’esito ha dato ragione agli esclusi, aprendo oggi mille interrogativi sulla stagione cartellonistica e i relativi abbonamenti. Interrogativi ad oggi senza risposte».
Il secondo problema riguarda il nuovo PGT: «Improvvisamente, con nostro grande sollievo, il presidente del consiglio Silvestri si sospende dall’incarico per incompatibilità; e già ci si chiede: “ma possibile che nel consiglio comunale del 14 novembre questa incompatibilità non fosse nota?”. Ma non è tutto. Aperto il dibattito, l’ostruzionismo dell’assessore Fedeli che non risponde a nessuno con la scusa che l’argomento fosse già stato trattato nelle varie commissioni, si è fatto decisamente sgradevole e inopportuno. Anche perché le commissioni sono per gli addetti ai lavori, mentre i consigli sono aperti al pubblico. In conclusione, martedì sera abbiamo avuto la sensazione di una giunta Radice totalmente impegnata a traguardare le prossime elezioni ma che, come il Titanic, non si avvede della pericolosità degli iceberg. Il disastro imminente si para dietro l’arroganza e la supponenza di sindaco e assessori, ma lo schianto politico e culturale è ormai prossimo, l’inabissamento inevitabile. E mentre la nave dell’amministrazione affonda, non bastano più, le melodie suonate del sindaco dentro e fuori dal consiglio comunale, per distrarre i passeggeri legnanesi da tutto ciò che purtroppo li attende».
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