Fratelli d’Italia: “Anomalo e grottesco il percorso del PGT a Legnano, la rincorsa al voto scelta dissennata”
Ancora al centro dell'attenzione da parte del gruppo di opposizione il comportamento dell'amministrazione che "ha programmato in modo a dir poco rocambolesco tre nuove sedute di consiglio comunale"
«Esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione riguardo al Piano di Governo del Territorio (PGT) proposto dall’attuale Amministrazione. Finora, abbiamo osservato con riserbo la discussione in corso sul PGT, dando spazio alla riflessione e alla valutazione delle proposte in circolazione», inizia così una riflessione di Fratelli d’Italia – Circolo Carlo Borsani sull’argomento di maggior attualità politica, la variante al PGT di Legnano.
«Ribadendo la totale inadeguatezza del Presidente del Consiglio, inadatto al ruolo che ricopre e totalmente dipendente dalla Giunta, abbiamo anche avuto la conferma dei metodi d’azione “approssimativi” con cui si muove la l’amministrazione Radice che più che portare avanti un’idea politica e programmatica, ci sembra continui a “tappare falle” con interventi slegati tra loro – prosegue il comunicato -. Concentrandoci sul PGT, ne abbiamo commissionato l’analisi ad esperti del settore i quali hanno evidenziato gravi criticità nel documento proposto. Un Piano di Governo del Territorio dovrebbe disegnare linee guida per uno sviluppo che posizioni la Città come leader all’interno dell’Alto-Milanese. Tuttavia, le proposte attuali dimostrano un interesse sproporzionato verso la grande distribuzione, senza un reale valore aggiunto e una scarsa inclinazione verso progetti significativi in grado di arricchire il tessuto economico-sociale e culturale della comunità».
Ma a preoccupare soprattutto Fratelli d’Italia è «l’iter anomalo, se non grottesco, di approvazione del PGT. Il goffo tentativo di far passare il Piano in un’unica seduta del Consiglio Comunale, chiudendo in anticipo la discussione dell’ultima Commissione Consiliare e imponendo, di fatto, un frettoloso ricorso al voto, seguito poi dal goffo correre “ai ripari” programmando in modo a dir poco rocambolesco tre nuove sedute in cui ci si dimostra completamente disinteressati a critiche ed emendamenti, tutto solleva dubbi sulla trasparenza e sulla volontà di ascoltare le voci divergenti».
«Ricordiamo che il confronto con le altre forze politiche e il ricorso a più incontri in cui mettere sul tavolo tutte le carte, sarebbe una buona norma – la conclusione della nota -. Il tema in gioco è vitale. Un PGT può fare grande o affossare del tutto una città e con questa spada di Damocle sulla testa di tutti i cittadini Legnanesi, riteniamo che la rincorsa al voto il prima possibile e ad ogni costo, sia una scelta molto più dissennata che coraggiosa›.
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